“Se ti morde una zecca, non fare questi errori”: farmacista spiega come evitare gravi conseguenze

Attenzione al morso della zecca: se succede, ecco gli errori da non commettere mai, per evitare che peggiori la situazione.

Le zecche, parassiti ematofagi attivi soprattutto tra primavera e autunno, si annidano in ambienti erbosi, boschivi e umidi. Rappresentano un pericolo concreto per la salute di animali domestici e persone, agendo da vettori di numerose patologie. Nei cani e nei gatti possono infatti trasmettere infezioni gravi come la piroplasmosi, provocata da protozoi che causano febbre, anemia e, nei casi più critici, insufficienza renale. Altre malattie frequenti sono l’ehrlichiosi e l’anaplasmosi, che colpiscono i globuli bianchi con sintomi sistemici, e le rickettsiosi, caratterizzate da febbre e disturbi articolari. In alcuni casi si osservano anche forme neurologiche o epatiche, che possono peggiorare il quadro clinico, specialmente in soggetti debilitati.

Anche l’uomo è esposto a rischi importanti. La malattia di Lyme, causata dal batterio Borrelia, può iniziare con sintomi simil-influenzali e, se non trattata, evolvere in disturbi neurologici o cardiaci. La meningoencefalite da zecca (TBE) è invece una malattia virale in grado di colpire il sistema nervoso centrale, talvolta con esiti gravi o permanenti. In aggiunta, patologie come la febbre bottonosa del Mediterraneo, la babesiosi e l’ehrlichiosi umana possono generare sintomi acuti e, in alcuni casi, richiedere ricovero ospedaliero. Il rischio di infezione aumenta con la durata dell’attacco, rendendo cruciale una rimozione tempestiva e corretta. Pertanto, la prevenzione, sia attraverso antiparassitari negli animali che con misure protettive per l’uomo, resta l’unica strategia efficace per limitare l’impatto di questi vettori silenziosi.

Cosa non fare mai se vi morde una zecca: i consigli dell’esperto

Ma, qualora si dovesse ricevere un morso da una zecca, cosa bisognerebbe fare, e cosa non bisognerebbe fare? Partiamo da quest’ultima domanda: secondo quanto spiegato da un noto farmacista, conosciuto per la pagina @farmacistaditiktok, prima di tutto non bisogna mai schiacciare la zecca. Non bisogna, altresì, mai bruciarla, o provare a toglierla con le dita. Questo errore, infatti, può avere gravi conseguenze: in questo modo, infatti, le zecche rilascerebbero ancora più saliva infetta e batteri pericolosi, che potrebbero causare encefaliti o la malattia di Lyme. Cosa bisognerebbe fare, invece?

Zecca errori
Cosa non bisogna mai fare, secondo @ilfarmacistaditiktok. (Fonte: Instagram).

Per togliere la zecca, spiega l’esperto, sarebbe meglio recarsi subito in Pronto Soccorso. Lì, si riceverebbero tutte le cure necessarie, e si potrebbero fare tutte le analisi utili a evitare conseguenze negative. In alternativa, l’esperto suggerisce di utilizzare una pinzetta sottile, ma non troppo appuntita, per evitare di spezzare parti della zecca. Con la pinzetta in orizzontale, l’esperto raccomanda di afferrare la zecca nel punto più vicino alla pelle e, con un movimento delicato ma deciso, di tirare verso l’alto, applicando un movimento rotatorio. Una volta tolta, bisognerà disinfettare bene la zona. Il farmacista ha rivelato che, se si rimuove la zecca entro 24 ore, il rischio di trasmissione è minimo. Nei 28 giorni successivi, inoltre, se compaiono febbre, mal di testa, stanchezza o arrossamenti sospetti, è bene consultare il medico. Dopo ogni passeggiata nel verde, infine, il farmacista suggerisce di controllare sempre la pelle con attenzione.

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