AZIONE 3) “Formazione, supporto e monitoraggio delle attività dei tutor”

Nel maggior parte delle sedi sono attivati tutorati disciplinari per i corsi di base del primo anno e tutorati di affiancamento, per l’accompagnamento degli studenti nell’orientarsi nella nuova vita universitaria. In entrambi i casi, particolare attenzione è posta alla formazione dei tutor e alla gestione del loro intervento.
Utilizzando approcci e metodologie proposte nel Convegno Nazionale “Il Piano Lauree Scientifiche e la riduzione del tasso di abbandono tra primo e secondo anno: innovazione di strumenti e di metodologie didattiche”  vengono sviluppati, spesso in collaborazione con le altre discipline, attività di formazione dei tutor (sia dei tutor didattici sia dei tutor di accompagnamento) con l’obiettivo fornire ai tutor consapevolezza del loro ruolo e delle loro potenzialità.

La formazione riguarda differenti ambiti: quello motivazionale; quello delle metodologie di studio; quello disciplinare; quello della gestione delle attività didattiche in aula anche mediante tecniche didattiche innovative (problem solving, cooperative learning, flipped classroom) o su piattaforme di supporto alla didattica.

In alcune sedi l’attività dei tutor viene organizzata costituendo una “cabina” di regia al fine di assicurare una gestione coerente delle attività che comprenda: incontri collegiali dei tutor con docenti disciplinari di riferimento; incontri fra tutor coinvolti sulle stesse discipline; monitoraggio del numero di studenti presenti e del gradimento da parte degli studenti delle attività realizzate.

In alcune sedi sono previste attività di formazione dei tutor mediante la partecipazione a: corsi di Didattica della Chimica, attivati nelle sedi anche in funzione dei percorsi FIT; scuole di Didattica della Chimica, organizzate su base regionale o nazionale; corsi organizzati dagli atenei, volti a modernizzare le metodologie didattiche dei propri docenti ed estesi ai tutor.

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