Come la tua infanzia ha influenzato il tuo rapporto con i soldi, secondo la psicologia

Il nostro modo di gestire il denaro da adulti non nasce dal nulla.

Spesso, senza rendercene conto, seguiamo schemi che abbiamo appreso da bambini. La psicologia ha da tempo confermato che le esperienze vissute nell’infanzia giocano un ruolo cruciale nella formazione del nostro atteggiamento verso il denaro. Diversi studi hanno dimostrato che i primi anni di vita rappresentano un periodo chiave per l'apprendimento di abitudini finanziarie. Secondo David Allen Ammerman e Cherie Stueve (2020), ad esempio, la socializzazione finanziaria avviene soprattutto in famiglia: se un genitore insegna l'importanza del risparmio, questo valore tende a radicarsi nel tempo. Non si tratta solo di parole, ma anche di comportamenti osservati e interiorizzati. Quando vediamo i nostri genitori fare attenzione alle spese o parlare apertamente di budget, stiamo imparando, anche senza rendercene conto.

Jinhee Kim e Swarn Chatterjee (2013) hanno approfondito il tema sottolineando come anche azioni semplici, come aprire un conto in banca o essere coinvolti nelle decisioni d’acquisto, aiutino a sviluppare una maggiore consapevolezza e responsabilità finanziaria. L'educazione diretta ha un impatto molto più duraturo di quanto si pensi.

Traumi, insicurezze e ansia finanziaria

Non tutte le infanzie, però, offrono un ambiente sicuro e formativo. Per molti, il rapporto con i soldi nasce in un contesto di difficoltà o instabilità. Secondo Ross, Coambs e Johnson (2022), chi ha vissuto esperienze infantili avverse (come abusi o trascuratezza) tende a sviluppare un rapporto più complicato e ansioso con il denaro. In questi casi, il denaro può diventare fonte di stress, oppure un modo per compensare insicurezze affettive. Il Consumer Financial Protection Bureau (2021) ha evidenziato che questi vissuti sono spesso collegati a problemi economici in età adulta, come l'insicurezza abitativa o la difficoltà a mantenere il controllo sulle spese. Quando il denaro viene associato, fin da piccoli, a tensioni familiari o a sensazioni di mancanza, è facile che si trasformi in un punto dolente nella vita adulta.

Non sorprende, quindi, che molte persone abbiano difficoltà a parlare apertamente di soldi nelle relazioni, o che si sentano sopraffatte davanti a spese impreviste. Il denaro, in questi casi, smette di essere uno strumento e diventa un problema emotivo irrisolto. Oltre all’ambiente familiare, anche insegnanti, amici e modelli sociali hanno un impatto sulla nostra educazione finanziaria. Tuttavia, come sottolineano Gudmunson e Danes (2011), i genitori restano la fonte principale. Le abitudini imparate in casa sono quelle che portiamo con noi più a lungo, anche quando non ci sembrano più attuali.

Uno studio condotto da Jorgensen (2017) ha confermato che una solida educazione finanziaria ricevuta nell’infanzia riduce, in età adulta, la probabilità di contrarre debiti eccessivi, come quelli delle carte di credito. Questo significa che insegnare a gestire il denaro da piccoli non è solo una buona abitudine, ma può diventare uno strumento di prevenzione rispetto a future difficoltà economiche. Anche la socializzazione esterna ha il suo peso. Come osservano Danes e Yang (2014), scuola e comunità contribuiscono a modellare le nostre credenze sul denaro, ma l'effetto maggiore resta quello vissuto nel quotidiano familiare.

Ciò che abbiamo imparato… si può disimparare

Le nostre esperienze infantili possono averci regalato un rapporto equilibrato con il denaro o, al contrario, averci lasciato delle ferite. Ma c'è una buona notizia: comprendere le origini di certi comportamenti è il primo passo per cambiarli. Con consapevolezza e strumenti adeguati, possiamo migliorare le nostre abitudini finanziarie e ridurre l’ansia legata al denaro. La psicologia insegna che il passato ci forma, ma non ci condanna. Anche se abbiamo interiorizzato messaggi disfunzionali, non siamo destinati a ripeterli all’infinito. Possiamo imparare a vedere il denaro per quello che è: uno strumento da usare con intelligenza, e non una fonte di stress o un tabù familiare.

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Insegnare a gestire il denaro da piccoli non è solo una buona abitudine, ma può diventare uno strumento di prevenzione rispetto a future difficoltà economiche.

Conoscere il legame tra infanzia e denaro ci aiuta non solo a gestire meglio le nostre finanze, ma anche a essere più comprensivi verso noi stessi. E, se siamo genitori, a educare le nuove generazioni con più attenzione e consapevolezza.

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