Cosa succede se mangi guardando il telefono secondo la psicologia

Ecco cosa succede al tuo corpo e al tuo cervello se mangi sempre guardando il cellulare: lo dice uno studio di psicologia.

Molto spesso anche momenti tradizionalmente riservati alla quiete, come i pasti, vengono spesso contaminati dalla presenza ingombrante dello smartphone. Mangiare mentre si scorre un feed, si risponde a una mail o si guarda un video sembra un gesto innocuo, quasi inevitabile. Eppure, la psicologia moderna avverte: questo comportamento rientra nel fenomeno noto come mindless eating, ovvero il mangiare distratto, e può avere ripercussioni significative sia sul corpo che sulla mente.

Quando l'attenzione è monopolizzata dallo schermo, il pasto perde il suo carattere sensoriale. La consapevolezza alimentare si dissolve, trasformando l'atto di nutrirsi in un gesto automatico, privo di attenzione verso i sapori, le quantità e i segnali di sazietà che il corpo invia. Questo porta a un fenomeno sottile ma potente: la riduzione della soddisfazione. Non essendo pienamente presenti al momento del pasto, si finisce spesso per mangiare più del necessario, inseguendo un senso di appagamento che sfugge.

Il paradosso delle calorie invisibili: cosa dicono gli esperti

Una delle conseguenze più evidenti del mangiare distratti dal cellulare è l’aumento dell’apporto calorico. Numerosi studi scientifici, tra cui una ricerca pubblicata su Physiology and Behavior condotta dalla Federal University di Lavras e dall’University Medical Center di Utrecht, hanno dimostrato che chi consuma i pasti utilizzando lo smartphone introduce in media il 15% in più di calorie. Ma non solo: cresce anche la preferenza verso cibi ad alta densità calorica, ricchi di grassi e zuccheri, accentuando così il rischio di sovrappeso e obesità. Questi risultati, guidati dal professor Márcio Gilberto Zangeronimoa, mettono in luce una verità scomoda: il multitasking tecnologico durante i pasti altera la nostra percezione alimentare e ci spinge verso scelte meno salutari, spesso in modo inconsapevole.

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Cosa succede quando mangiamo davanti al cellulare.

I danni nascosti alla digestione e alla memoria

Il mindless eating non si limita però alla quantità di cibo ingerito. Anche la qualità della masticazione viene compromessa. Mangiare distratti porta a masticare frettolosamente, ingerendo bocconi poco lavorati, il che rallenta la digestione e può provocare gonfiore, mal di testa e una generale sensazione di tensione nervosa. L’apparato digerente, già sovraccaricato dal ritmo frenetico della vita moderna, si trova ulteriormente sotto pressione.

Sul piano cognitivo, l'abitudine di mangiare davanti allo smartphone incide negativamente sulla memoria alimentare. Il cervello, impegnato a processare informazioni esterne, conserva un ricordo vago e frammentato del pasto. Questo fenomeno contribuisce a una percezione alterata della quantità di cibo consumato e alimenta il rischio di spuntini non necessari nel corso della giornata.

Mangiare dovrebbe essere un’esperienza piena, un dialogo intimo tra il corpo e il cibo. La tecnologia, per quanto seducente, introduce una barriera invisibile che ci separa da noi stessi. La psicologia ci insegna che essere presenti durante il pasto non è un semplice consiglio salutista, ma una necessità per mantenere un rapporto equilibrato con il cibo e, in definitiva, con il nostro benessere interiore.

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