Musica e memoria: ecco quali generi migliorano la nostra capacità di ricordare, secondo gli psicologi

Quando ascoltiamo una melodia, non stiamo solo godendo di un momento piacevole. Il nostro cervello si attiva in profondità, coinvolgendo aree legate alle emozioni, al linguaggio e alla memoria.

Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno confermato che alcuni generi musicali migliorano la nostra capacità di ricordare. Ma non tutta la musica ha lo stesso effetto. Alcune melodie aiutano la concentrazione, altre facilitano l’immagazzinamento delle informazioni, e alcune — sorprendentemente — lavorano mentre dormiamo. Uno degli studi più affascinanti è stato condotto dal Prof. Dr. Jan Born dell’Università di Tübingen, in Germania. Il suo team ha dimostrato che una musica a basso volume sincronizzata con le onde cerebrali lente del sonno profondo può migliorare significativamente la memoria. Durante l'esperimento, i partecipanti hanno ascoltato stimoli sonori perfettamente allineati alle loro onde cerebrali mentre dormivano. Il risultato? Al risveglio, ricordavano meglio le associazioni di parole apprese la sera prima.

Il motivo è legato al potenziamento del cosiddetto "sonno a onde lente", fondamentale per consolidare i ricordi a lungo termine. Questo studio ha reso chiaro come la musica possa agire in sinergia con i nostri ritmi cerebrali, amplificando la memoria anche quando non siamo coscienti.

I generi musicali che stimolano di più la memoria

Anche lo stile musicale ha un ruolo centrale. Un'interessante ricerca condotta dai ricercatori Odeh O. Elijah, Ochinya O. Ojiji e Timothy M. Dodo della Nasarawa State University ha messo a confronto vari generi: classico, country, rhythm and blues e reggae. I risultati sono stati chiari. La musica classica si è dimostrata la più efficace nel migliorare la memoria, mentre il country ha avuto l’effetto opposto.

Secondo gli autori dello studio, la musica classica attiva contemporaneamente entrambi gli emisferi cerebrali, creando una condizione ideale per apprendere e ricordare. Questo supporta anche la teoria del celebre "Mozart Effect", secondo cui l’ascolto di brani di Mozart aumenta temporaneamente le capacità cognitive. Anche se l’effetto non è permanente, può essere utile in momenti di studio o apprendimento intenso. Studi successivi hanno confrontato gli effetti della musica classica con altri generi, come il rap o il silenzio. In molti casi, chi ascoltava musica classica immagazzinava e richiamava più facilmente le informazioni. Il motivo è semplice: il ritmo regolare e le armonie complesse favoriscono un'attivazione cerebrale ottimale, senza distrarre o affaticare l’attenzione.

Quando le emozioni musicali rafforzano il ricordo

Un altro aspetto determinante riguarda l’emozione. La musicoterapia ha mostrato che le melodie cariche di significato emotivo sono in grado di rafforzare i ricordi. Questo accade perché il cervello tende a legare le emozioni forti a momenti specifici. Se ascoltiamo un brano mentre apprendiamo un'informazione importante, quel brano potrà evocare quel ricordo anche a distanza di anni. La World Federation of Music Therapy ha chiarito come l’ascolto guidato di musica possa stimolare la memoria, specialmente in pazienti con declino cognitivo. Anche nelle persone sane, la musica associata a esperienze vissute potenzia l’archiviazione dei ricordi. Il neurologo Pascual-Leone ha inoltre mostrato che l’educazione musicale modifica fisicamente la corteccia cerebrale, rendendola più flessibile e reattiva. Questo significa che chi suona uno strumento o ascolta musica in modo abituale potrebbe sviluppare una memoria più performante.

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La musica può agire in sinergia con i nostri ritmi cerebrali, amplificando la memoria.

In definitiva, non tutta la musica è uguale per la memoria. La musica classica, in particolare, sembra avere un effetto speciale sull’apprendimento e sul richiamo delle informazioni. Se abbinata al sonno profondo o a momenti emotivamente significativi, può diventare uno strumento potente per rafforzare la nostra capacità di ricordare. Ascoltare la musica giusta, nel momento giusto, può davvero fare la differenza. E in un mondo in cui siamo costantemente bombardati da stimoli, sapere che una semplice melodia può aiutarci a ricordare meglio è un’ottima notizia per tutti.

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