Negozi d'abbigliamento, questa pratica è illegale ma non lo sai: controlla sempre il cartellino, ecco perché

C'è una pratica, tipica dei negozi d'abbigliamento, che molti non sanno essere illegale: ecco di cosa si tratta.

Le pratiche illegali nei negozi, in particolare quelli d’abbigliamento, rappresentano un fenomeno complesso che comprende condotte scorrette e vere e proprie truffe. Il Codice del Consumo definisce come scorretta qualsiasi pratica che violi la diligenza professionale o che condizioni indebitamente le scelte del consumatore. Tra queste, vi sono azioni ingannevoli, come pubblicità fuorvianti su sconti o qualità dei prodotti, oppure aggressive, che si manifestano attraverso pressioni indebite o ostacoli alla restituzione della merce. Nel commercio online è frequente l’uso di falsi annunci su presunte boutique in chiusura, creati con immagini generate dall’IA e storie inventate. In questi casi, il cliente può non ricevere nulla o ricevere articoli di qualità infima, spesso spediti da paesi extraeuropei. Altre pratiche scorrette includono condizioni di reso illegittime, come l’obbligo di rispedizione onerosa verso paesi asiatici, oppure l’impossibilità di annullare un ordine già effettuato.

La contraffazione rappresenta un’altra minaccia diffusa: numerosi siti simulano marchi famosi per vendere prodotti che nulla hanno a che fare con l’originale. Alcuni portali, perfettamente clonati, sono creati appositamente per sottrarre dati sensibili agli utenti attraverso tecniche di phishing. Nei negozi fisici non mancano le irregolarità: si va dal furto e dalle frodi sui resi, fino alla mancata trasparenza sui prezzi o condizioni di vendita. Anche nella filiera produttiva emergono violazioni gravi, come lo sfruttamento lavorativo nel fast fashion. Tutte queste condotte minano la fiducia e la sicurezza nei confronti del commercio e violano la normativa vigente a tutela dei consumatori.

Negozi d'abbigliamento: esperto rivela una pratica illegale non conosciuta

Oltre alle suddette pratiche illegali, ce ne sono anche altre meno evidenti, ma ugualmente sbagliate. Una di queste, è stata rivelata da un noto esperto di tutela dei consumatori, l'avvocato Massimiliano Dona. In particolare, il presidente della tutela dei consumatori ha spiegato che, spesso, nei negozi d'abbigliamento, si trovano indumenti con il cartellino del prezzo nella tasca del vestito. Questa è una pratica sbagliata, e i negozi che la seguono possono ricevere una multa. Lo ha chiarito, in particolare, la Corte di Cassazione, con una sentenza pubblicata recentemente. È la sentenza numero 14826: si legge in questa sentenza che i prezzi devono essere esposti e ben visibili.

Negozi pratica illegale
I dettagli sulla pratica illegale. (Fonte: Instagram - @massimilianodona).

L'esperto ha, poi, fatto anche un altro esempio: quando si guarda una borsa, magari perché si è interessati a comprarla, spesso il cartellino si trova all'interno della borsa, che, spesso, è addirittura chiusa con la cerniera. Neanche questo si può fare: è una pratica illegale e sbagliata. Questo perché il prezzo deve essere ben visibile al consumatore e, se manca questa caratteristica, l'esercente può anche essere sanzionato. Fate, dunque, sempre attenzione a dove è posizionato il cartellino!

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