Mangiare una deliziosa pizza napoletana, fa sentire davvero a casa, per quale motivo? C’è un aspetto psicologico molto curioso da scoprire, un modo per poter approfondire un’interessante tematica.
Chiunque abbia addentato una pizza napoletana appena sfornata almeno una volta nella vita sa che non si tratta semplicemente di un pasto: è un rituale, un’emozione, un ritorno. Il profumo del pomodoro San Marzano che si mescola con quello del basilico fresco, la consistenza morbida del cornicione, la leggerezza dell’impasto a lunga lievitazione. Ogni dettaglio è studiato per offrire un’esperienza che va oltre il gusto. Per molti la pizza è molto più di una semplice coccola per il palato.
Dopo una settimana stressante e ricca di impegni, arriva il momento di potersi organizzare con gli amici. Prenotare in pizzeria e gustare una buona pizza alla napoletana, è un modo per poter condividere del tempo felice, tutti insieme. Ci si rilassa e si trascorre qualche ora completamente spensierati. I benefici della pizza non sono quindi solo alimentari. Dietro si nascondono tante curiosità che devi assolutamente scoprire e non lasciarti sfuggire.
La pizza come madeleine moderna: un simbolo emotivo che parla al cuore
Quando Marcel Proust scriveva delle madeleine che gli riportavano alla mente la sua infanzia, stava inconsapevolmente anticipando quello che oggi chiamiamo food nostalgia, ovvero la capacità di certi cibi di risvegliare ricordi, emozioni e persino stati d’animo dimenticati. La pizza napoletana è una madeleine collettiva, un frammento di felicità che accomuna milioni di persone nel mondo. Dietro questo fenomeno si cela la memoria episodica gustativa, un meccanismo cerebrale per cui i ricordi legati al cibo tendono ad essere più vividi e durevoli. E quale scena più ricorrente se non una serata in famiglia, con la tavola apparecchiata, la pizza calda al centro, le mani unte e le risate leggere? La connessione con la pizza va davvero oltre il gusto. La pizza è spesso presente nei rituali familiari, nei momenti di festa, nelle domeniche rilassate. È un cibo che non impone etichette: la si mangia con le mani, si condivide, non ha bisogno di formalità. Questo la rende accessibile emotivamente.
In quanti hanno un proprio piatto preferito, in grado di poter migliorare l’umore in pochissimi minuti? La pizza è di sicuro uno dei protagonisti per milioni di persone. Uno degli aspetti meno discussi ma più affascinanti del potere della pizza napoletana è la sua capacità di regolare l’umore. Grazie alla combinazione di carboidrati, grassi e una leggera dose di zuccheri presenti nel pomodoro, la pizza stimola il rilascio di serotonina e dopamina, i cosiddetti ormoni della felicità. Questo effetto non è solo momentaneo: può aiutare anche a calmare l’ansia, migliorare la socialità e favorire uno stato di rilassamento. Ma l’effetto più potente della pizza sulla psiche non è solo biochimico, è emotivo. Quando scegliamo di mangiare una pizza, spesso lo facciamo per premiarci, per coccolarci, per concederci una pausa. E questa dimensione rituale rafforza ulteriormente la sensazione di “casa”. Come se, anche a chilometri di distanza, bastasse un morso per sentirsi al sicuro.