Stretching facciale: la nuova frontiera dell’anti-age naturale | Come farlo secondo l'esperta

In un’epoca in cui la ricerca della giovinezza sembra inseguire la perfezione estetica a ogni costo, sta emergendo una tendenza rivoluzionaria quanto naturale: lo stretching facciale.

Non si tratta di un trattamento invasivo, né di una moda passeggera, ma di una vera e propria disciplina che promette di restituire tono, elasticità e freschezza al viso con movimenti mirati e consapevoli. A spiegarcelo è Laura Bianchi, esperta in ginnastica facciale e terapista olistica, che da anni promuove un approccio al benessere del volto completamente naturale.

Cos’è lo stretching facciale?

Lo stretching facciale è una tecnica che prevede l’allungamento dolce e progressivo dei muscoli del viso, spesso trascurati ma fondamentali per sostenere la pelle e prevenire cedimenti. “Pensiamo sempre al corpo, ma il viso è formato da più di 40 muscoli che, se non attivati, perdono tono come qualsiasi altro distretto muscolare,” spiega la Bianchi. Attraverso esercizi guidati, automassaggi e respirazione profonda, lo stretching facciale aiuta a rilassare le tensioni accumulate, stimolare la circolazione e migliorare l’ossigenazione dei tessuti.

L’esempio di Koko Hayashi

A dimostrare l’efficacia di queste pratiche naturali è anche Koko Hayashi, content creator giapponese e pioniera del face yoga, seguita da oltre 1 milione di follower tra YouTube e Instagram. Koko ha conquistato il pubblico internazionale grazie ai suoi esercizi semplici ma potentissimi, spesso condivisi con un tocco di umorismo.

Celebre anche per essere apparsa nello show americano Shark Tank, Hayashi promuove quotidianamente l’importanza dell’allenamento facciale per mantenere un viso giovane senza ricorrere a bisturi o punturine. I suoi video tutorial sono diventati virali, contribuendo a rendere lo stretching facciale una vera tendenza globale. “Il nostro viso parla per noi, allenarlo è un atto di amore verso se stessi” ripete spesso la creator.

 

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Come iniziare: i consigli dell’esperta

Non servono strumenti particolari né grandi conoscenze. Bastano 10-15 minuti al giorno, meglio se al mattino o alla sera.

Riscaldamento: con le dita, massaggia delicatamente tutto il viso con movimenti circolari, partendo dalla fronte fino al mento.

Stretching fronte: poggia le dita alla base della fronte e spingi delicatamente verso l’alto mentre provi ad abbassare le sopracciglia. Mantieni la posizione per 10 secondi e rilascia.

Zona occhi: socchiudi gli occhi e prova a sollevare solo le palpebre superiori. Alterna contrazione e rilassamento per 10 volte.

Labbra e guance: gonfia le guance d’aria e sposta lentamente l’aria da una guancia all’altra per almeno 30 secondi.

Definizione mandibola: spingi la lingua contro il palato e, nel frattempo, solleva leggermente il mento verso l’alto, mantenendo il collo rilassato.

Un rituale quotidiano, non una corsa contro il tempo

Lo stretching facciale si inserisce in un approccio più ampio alla bellezza e al benessere, che predilige la costanza e l’ascolto del proprio corpo. “Non vogliamo cancellare i segni del tempo, ma accompagnarli con grazia e vitalità,” conclude l’esperta. In un mondo che cerca scorciatoie, forse la vera rivoluzione è proprio questa: prendersi cura di sé in modo consapevole, naturale e autentico.

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