Un 20enne ha trascinato sua madre in tribunale, rea di aver gettato nell’immondizia la sua numerosa collezione di fumetti. Pochi giorni fa è arrivato il verdetto: ecco quale delle due parti in causa ha vinto il processo.
Il collezionismo non conosce frontiere. Letteralmente in tutto il mondo esistono persone che collezionano oggetti di vario tipo. Qualche decennio fa era normale procurarsi schede telefoniche, che ormai sono sparite dalla circolazione alla pari delle cabine. Un settore che non conosce crisi, malgrado la digitalizzazione sempre più diffusa, è quello dei fumetti. Un po’ come per i libri, c’è sicuramente una parte della popolazione che li legge in formato digitale, ma i più preferiscono il cartaceo. Inoltre i fumetti più preziosi sono quelli del secolo scorso, in particolare le prime edizioni. Bene, immaginate di avere 20 anni, essere un collezionista seriale e tornare a casa per scoprire che vostra madre ha gettato la vostra collezione di fumetti nell’immondizia.
Questo è quanto successo a febbraio di quest’anno a Taiwan, nella città di Chiayi. Un 20enne del posto si è accorto che la sua collezione di 32 volumi del manga “Attack on Titan” (in italiano “Attacco dei giganti”) era sparita. Chiedendo spiegazioni alla madre 64enne, ha scoperto che quest’ultima se ne era sbarazzata. La donna gli ha risposto che i volumi avevano attirato umidità e che non venivano toccati da anni. Per questo, li ha gettati tutti nel bidone della raccolta differenziata della carta, adducendo di aver “liberato spazio” nel loro piccolo appartamento. Il 20enne, stando alle cronache locali, era talmente arrabbiato da aver chiamato immediatamente la polizia.
20enne porta sua madre in tribunale dopo che sua madre getta nell’immondizia la sua collezione di fumetti
Gli agenti gli hanno consigliato di presentarsi in commissariato per presentare una denuncia formale contro la donna. La denuncia ha avuto effetto: poche settimane dopo, madre e figlio si sono incontrati in tribunale davanti a un giudice per spiegare quanto successo. Il 20enne ha precisato che la collezione di 32 volumi è “estremamente rara”, dato che gran parte dei tomi non vengono più prodotti e sono considerati a tutti gli effetti pezzi per collezionisti. Chi conosce l’universo dei manga sa che “Attacco dei giganti” è una delle opere più popolari di sempre. La madre ha ripetuto anche davanti al giudice che “c’era bisogno di liberare spazio in casa” e che i volumi erano ingialliti e avevano attirato umidità.
La 64enne ha chiesto scusa al figlio e provato un tentato di riconciliazione, senza successo. Il 20enne si è “rifiutato di parlarle” per tutto il tempo. A inizio settimana, la corte distrettuale di Chiayi ha finalmente emesso un verdetto: il giudice ha dato ragione al 20enne. Sua madre è stata condannata a pagare una multa di 5.000 dollari taiwanesi (poco meno di 150€) per distruzione di proprietà altrui. “Non ha rispettato la proprietà del figlio e ha avuto un comportamento inappropriato”, si legge nelle conclusioni della sentenza. La donna potrà pagare una multa da 160$ oppure effettuare lavori socialmente utili per alcuni mesi.