Emilia-Romagna, chiude una gioielleria storica: l’addio ai clienti dopo decenni di attività

Emilia-Romagna, addio a una gioielleria storica che ha fatto la storia della città di Parma 

La crisi del commercio in Italia mette ogni giorno in ginocchio decine di attività lungo tutta la Penisola.  Un fenomeno complesso e multiforme, negli ultimi anni accelerato da una serie di fattori economici e sociali. Tra le cause principali della fine di tantissime attività fisiche, va annoverata al primo posto di sicuro quella legata alla crescita sempre più ampia dell’e-commerce, il commercio online. Troppo difficile competere con le grandi piattaforme che offrono alla clientela decine di alternative tra cui scegliere, comodamente seduti dal divano di casa. Un altro problema importante è la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, costrette a fare i conti per arrivare a fine mese.

Per non parlare dell’aumento dei costi fissi per i negozi fisici, come l’affitto e le utenze, che negli ultimi anni sono diventate sempre più costose. I prezzi competitivi dei grandi brand dotati di efficienti siti, rende difficile per il negozio fisico, riuscire a barcamenarsi e semplicemente restare aperti. La crisi economica ha poi rappresentato un altro fattore significativo, accentuato dalla pandemia da Covid-19 e dalla recente inflazione, che ha ridotto il reddito disponibile delle famiglie, portandole a spendere meno per beni e servizi non essenziali.

Emilia-Romagna, chiude una gioielleria storica che ha fatto la storia della città di Parma

Tra i negozi che in questi giorni hanno chiuso i battenti se n’è uno storico di Parma, che abbassa per sempre la saracinesca dopo 55 anni di attività. Si tratta della Gioielleria Usberti, aperta nella città dell’Emilia-Romagna nel 1969 da una coppia di coniugi. L’attività dei genitori è stata portata avanti dalla figlia. La quale però oggi ha deciso di porre la parola fine all’avventura iniziata tanti anni fa da sua madre e suo padre. In questi giorni è infatti stata avviata la liquidazione totale, che porterà alla totale cessazione dell’attività entro la fine dell’anno. Si tratta di un negozio che ha fatto la storia di Parma, da sempre riferimento di intere generazioni per ogni occasione importante.

Le possibili soluzioni contro la crisi

Tra le soluzioni che potrebbero incentivare il commercio ci sarebbero degli incentivi fiscali per abbassare i costi di affitto e delle utenze. Ma anche i contributi statali per sostenere la digitalizzazione delle piccole attività. Inoltre, quella di promuovere il turismo e le iniziative locali per incoraggiare la frequentazione dei piccoli grandi centri urbani. Anche questo può essere un’azione necessaria per far sopravvivere tanti negozi oggi in crisi. Puntare, quindi sulla formazione su strategie digitali e marketing per i piccoli imprenditori, potrebbe rappresentare un valido supporto. Permettendo ai negozi di rimanere competitivi e al tempo stesso ampliare la loro clientela anche al di fuori delle località fisica.

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