Povertà in Italia, Fabio non arriva a fine mese: “Troppe tasse e stipendio basso, a cosa sono costretto”

Povertà, la testimonianza recuperata dalla trasmissione Mediaset Mattino Cinque: un uomo di 50 anni in fila per un pasto in mensa

Un’intervista drammatica quella raccolta da Mattino Cinque, la trasmissione mattutina di Canale 5 che ogni giorno affronta tematiche di attualità e cronaca. A Milano, l’inviato del programma si è recato dinanzi alla sede di Pane Quotidiano, associazione che ogni giorno offre un pasto ai più bisognosi. In fila, uomini e donne di tutte le età e nazionalità, segno del fatto che la miseria, nel nostro paese, è un morbo che sta contagiando tutti, in maniera assolutamente indiscriminata.

Il programma Mediaset ha, in particolare, intercettato un uomo di 50 anni, che le telecamere di Mattino Cinque hanno preferito, in rispetto della sua privacy, non riprendere in viso. Le parole dell’intervistato sono uno schiaffo in pieno viso, testimonianza concreta del paese reale: povero, e disperato.

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Dalla diretta di Mattino Cinque


Il suo nome è Fabio, ha 55 anni ed è di Milano. “Vengo qua da qualche mese: ho un lavoro, ma non arrivo a fine mese. Ho una casa di proprietà, ma pago tantissime tasse. Arrivo verso il 15-20 del mese che non ce la faccio più. Lavoro per un supermercato, ma saltuariamente, a ore: non è una cosa fissa. Mi sono trovato in questa situazione da qualche mese: prendo 1100 al mese, arrivo sempre che con le spese che arrivano per la casa, tra la bolletta della luce, quella del gas, e ho anche un figlio, non c’arrivo. Altrimenti non mangio. In linea di massima, le ultime settimane del mese vengo qui”.

La povertà in Italia

La povertà in Italia continua a essere un tema centrale nel panorama sociale ed economico del Paese. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT, nel 2022 circa 5,7 milioni di persone vivevano in condizioni di povertà assoluta, un numero preoccupante che riflette le difficoltà di una significativa porzione della popolazione. La povertà assoluta viene definita come l’incapacità di permettersi beni e servizi essenziali per una vita dignitosa, e il suo persistere mette in evidenza sfide strutturali che vanno oltre le mere contingenze economiche.

Tra le principali ragioni per cui molte famiglie a basso reddito non riescono ad arrivare a fine mese troviamo l’aumento del costo della vita. L’inflazione elevata, che ha interessato soprattutto i beni di prima necessità come alimenti ed energia, ha ridotto ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie. I redditi stagnanti, in particolare per chi lavora in settori poco qualificati o precari, non hanno tenuto il passo con l’incremento dei prezzi, creando un divario crescente tra entrate e spese.

La precarietà lavorativa e la disoccupazione giocano un ruolo cruciale: molti lavoratori sono impiegati con contratti a termine o in posizioni che offrono una sicurezza economica limitata. Inoltre, le famiglie numerose e quelle con un solo genitore sono tra le più colpite dalla povertà. La mancanza di adeguati sostegni sociali, unita a una rete di welfare spesso insufficiente, ha contribuito a rendere ancora più difficile per molte persone mantenere uno standard di vita accettabile.

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