Il riso si deve lavare prima di cuocerlo? Gli esperti hanno pareri discordanti in merito, ma scopriamo quali sono i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questa pratica non proprio comune a tutti.
Il riso è sicuramente un ingrediente essenziale in molte cucine del mondo. Lo troviamo in piatti iconici dalla paella spagnola al sushi giapponese, fino ai risotti cremosi italiani. Eppure, una domanda divide ancora gli appassionati di cucina: bisogna lavarlo prima di cuocerlo? La risposta non è così scontata, e gli esperti offrono punti di vista interessanti. Certamente, come prima cosa, va considerato che il riso, prima di arrivare sulle nostre tavole, passa attraverso diversi processi di raccolta, stoccaggio e confezionamento. Intanto, l’acqua di riso ha delle proprietà veramente uniche per il corpo.
Si deve lavare il riso prima di cuocerlo? Ecco il parere degli esperti
Durante questi passaggi, potrebbe accumulare impurità come polvere, piccoli residui di terra o addirittura tracce di arsenico. Si tratta di una sostanza presente naturalmente nel suolo ma considerata potenzialmente dannosa per la salute. Secondo alcune ricerche, sciacquare il riso può ridurre la presenza di arsenico fino al 90%, rendendolo quindi una pratica utile per chi desidera minimizzare il rischio di contaminazione.
Oltre a ciò, lavare il riso elimina parte dell’amido superficiale. Questo può risultare vantaggioso per alcune preparazioni in cui si desidera che i chicchi rimangano ben separati e meno collosi, come nei piatti asiatici a base di riso basmati o jasmine. E i contro? Quando è meglio evitare di lavarlo? D’altro canto, il risciacquo non è sempre consigliato. Rimuovendo l’amido, si potrebbe alterare la consistenza del piatto finale. Ad esempio, nel caso del risotto italiano o di alcune varietà di sushi, l’amido è un elemento essenziale per ottenere la cremosità e la giusta coesione tra i chicchi.
Un altro aspetto da considerare è la perdita di alcuni micronutrienti. Lavando il riso, si possono eliminare tracce di ferro, zinco e rame, minerali essenziali per una dieta equilibrata. Infine, se il tuo obiettivo è eliminare eventuali batteri, devi sapere che il lavaggio non è sufficiente. Gli esperti sottolineano che solo la cottura ad alte temperature può garantire la distruzione dei microrganismi nocivi.
Il lavaggio in base alla varietà di riso
La necessità di lavare il riso dipende anche dalla sua varietà:
- Riso basmati o a grano lungo: il lavaggio aiuta a eliminare l’amido in eccesso, rendendolo più leggero e meno appiccicoso.
- Riso glutinoso: tende ad essere più colloso per natura e spesso non richiede lavaggio, poiché la sua consistenza è essenziale per determinate ricette.
- Riso per risotto: in genere non andrebbe lavato, per mantenere la cremosità tipica della preparazione.
Dunque, bisogna lavarlo o no? La risposta non è univoca. Se il tuo obiettivo è ridurre la presenza di sostanze indesiderate come arsenico e microplastiche, un rapido lavaggio potrebbe essere utile. Se invece cerchi una consistenza più cremosa, come nel risotto, è meglio evitare il risciacquo per mantenere intatte le proprietà dell’amido. Dunque, la prossima volta che si avranno dei dubbi sul lavare il riso o meno, la prima cosa da chiedersi è quale consistenza si vuole ottenere per il piatto finale.