Le 13 frasi dannose che i ‘buoni’ genitori non dovrebbero mai dire ai loro figli

Secondo alcuni studi psicologici, ci sarebbero almeno 13 frasi da non dire mai ai propri figli se si vuole essere dei ‘buoni’ genitori: potrebbero essere dannose. Ma perché? Le parole contano molto, specie durante l’infanzia.

Essere genitori non è mai semplice: i bambini sono disordinati, qualche volta rumorosi e, a volte, sanno come mettere a dura prova la pazienza. Tuttavia, anche nei momenti più stressanti, le parole che usiamo con i nostri figli possono lasciare un segno profondo. Alcune frasi, seppur dette senza cattive intenzioni, possono minare la loro autostima e influenzare negativamente la loro crescita emotiva. Le parole hanno un peso molto importante e possono influenzare i figli anche durante l’età adulta. Per questo, alcuni studi della psicologia, indicano che ci sarebbero delle cose da dire e altre da non dire mai ai propri figli.

13 frasi che i genitori ‘buoni’ non devono dire ai figli: potrebbero essere dannose, ecco perché

Lo psicologo ed esperto Arthur Cassidy ha suggerito che bisognerebbe sempre trasmettere un doppio messaggio ai propri figli. Infatti, se da un lato gli si ricorda che amarli è qualcosa di incondizionato, dall’altro bisogna fargli comprendere che non si ha mai intenzione di invadere la propria privacy. Al tempo stesso è fondamentale mostrare loro che si ha interesse per ciò che stanno facendo. Questo esperto, mette in evidenza anche l’importanza della comunicazione empatica, oltre che l’ascolto attivo dei propri figli. Evitare frasi che minano la loro autostima o che limitino l’esplorazione del mondo, sarebbe opportuno per promuovere un dialogo che sia sempre aperto e non giudicante.

1. “Smettila di piangere”. Quando un bambino piange, sta esprimendo un’emozione reale. Bloccare questo sfogo può farlo sentire incompreso. Invece, prova con: “Capisco che sei triste. Vuoi parlarne?”. Così gli insegni che le emozioni sono valide e che può contare su di te.

2. “Lascia fare a me”. È frustrante vedere tuo figlio lottare con una cerniera o un compito semplice, ma interromperlo lo priva della soddisfazione di riuscire da solo. Meglio dire: “Posso mostrarti un trucco?” o “Vuoi che ti aiuti?”.

3. “Non mi piaci adesso”. Puoi non approvare un comportamento senza mettere in discussione l’affetto per tuo figlio. Sostituisci con: “Non mi piace quello che hai fatto, ma ti voglio sempre bene”.

4. “Non hai motivo di essere arrabbiato”. Per un bambino, anche un motivo che sembra banale è importante. Riconosci le sue emozioni dicendo: “Vedo che sei arrabbiato. Vuoi dirmi cosa è successo?”.

5. “Solo i bambini piccoli si comportano così”. Questa frase sminuisce i sentimenti e può far sentire tuo figlio inadeguato. Meglio dire: “Capisco che sia difficile. Vediamo insieme come affrontarlo”.

6. “Mi sacrifico tanto per te”. Anche se è vero che i genitori fanno sacrifici, ricordarlo ai figli crea solo senso di colpa. Invece, puoi dire: “A volte è dura, ma sono felice di esserci per te”.

genitore e figli
Genitori con i figli

7. “Lasciami in pace”. Tutti hanno bisogno di una pausa, ma i bambini possono interpretarlo come un rifiuto. Prova con: “Ho bisogno di un momento per calmarmi. Poi giochiamo insieme”.

8. “Non ho mai tempo per me”. Questa frase fa sentire i bambini come un peso. Spiega i tuoi bisogni dicendo: “Ora ho bisogno di riposare un po’. Dopo possiamo fare qualcosa insieme”.

9. “Smettila di farmi domande”. La curiosità è fondamentale per lo sviluppo. Se sei stanco, rispondi con: “Questa è una bella domanda! Parliamone dopo cena, va bene?”.

10. “Superalo”. Minimizzare i sentimenti dei bambini li fa sentire inascoltati. Invece, “So che ti dispiace. Vuoi un abbraccio?”, può essere molto più efficace.

11. “Non è un grosso problema”. Per i bambini, tutto può sembrare enorme. Valida le loro emozioni dicendo: “Capisco che per te sia importante. Vediamo come possiamo sistemare la cosa”.

12. “Non essere così…” (riferito a tratti caratteriali come timido, rumoroso o maleducato). Etichettare i bambini può bloccare la loro autostima. Invece, punta sul comportamento: “Puoi provare a usare parole più gentili?” o “Parla più piano, per favore”.

13. “Non mi interessa”. Per i bambini, condividere con i genitori è importante. Se sei occupato, rispondi: “Mi interessa tanto! Raccontami tutto dopo che ho finito questo”.

Sbagliare è assolutamente umano, per ogni genitore. Va anche considerato che, visti i tanti impegni, si può comunque perdere la pazienza. Eppure, bisognerebbe sempre ricordare che le parole hanno un peso e che tutto quello che diciamo ad un bambino influisce sulla sua vita futura. Per questo, sostituire alcune frasi che si è abituati a dire potrebbe essere un vantaggio, in quanto permette loro di capire cosa e dove stanno sbagliando, senza minare all’autostima. Infine, può sembrare banale, ma è sempre molto importante far sentire i bambini amati e accettati.

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