In quanti sono abituati a leggere un libro prima di dormire? Secondo la scienza quest’abitudine mette in luce alcuni aspetti legati al riposo della propria mente. Ecco tutti i dettagli.
Una passione che mette d’accordo molte persone, è legata alla lettura di un bel libro, prima di addormentarsi. Staccare la spina dalla routine e immergersi in una storia appassionante, permette di dedicarsi in pieno al proprio benessere, fisico e anche mentale. Accendere una lampada da comodino, sfogliare le pagine e immergersi in un racconto prima di addormentarsi. Un rituale antico, che sembra resistere anche nell’era digitale. Ma leggere un libro prima di dormire fa davvero bene alla mente?
La scienza dice di sì e i motivi sono più profondi di quanto si possa immaginare. La lettura serale non è solo un passatempo rilassante, ma un vero e proprio allenamento per il cervello. Quando ci si immerge in una storia, l’attenzione si focalizza su un’unica attività, allontanando ansie e pensieri intrusivi. Di sicuro l’attenzione è fondamentale, per un coinvolgimento costante, è fondamentale non distrarsi e perdere l’attenzione.
Leggere un buon libro prima di dormire, toccasana per la mente? La risposta dalla scienza
Un’indagine condotta dalla Northern Illinois University ha rivelato che chi ha l’abitudine di leggere prima di addormentarsi ottiene punteggi più alti nei test cognitivi. Questo accade perché la lettura serale stimola le capacità di apprendimento del cervello, facilitando l’elaborazione e la memorizzazione delle informazioni apprese nel corso della giornata. La lettura serale non è solo un passatempo rilassante, ma un vero e proprio allenamento per il cervello. Quando ci si immerge in una storia, l’attenzione si focalizza su un’unica attività, allontanando ansie e pensieri intrusivi. Questo aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, favorendo un sonno più profondo e rigenerante. Alcuni studi hanno dimostrato che leggere prima di dormire migliora anche le funzioni cognitive nel lungo periodo. La mente si allena a elaborare informazioni in modo più fluido e creativo, rafforzando la memoria e la capacità di problem-solving.
Ma non tutti i libri hanno lo stesso effetto. La scelta del genere può influenzare in modo significativo il modo in cui la mente si predispone al riposo. I romanzi gialli e i thriller, per esempio, possono stimolare troppo il cervello, rendendo difficile addormentarsi. Al contrario, una narrativa leggera o un saggio ispirazionale favoriscono un rilassamento graduale. La scienza suggerisce anche che leggere un libro cartaceo sia più efficace rispetto a un e-book. La luce blu degli schermi digitali interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, rendendo il riposo meno profondo. Immaginiamo di essere un lettore appassionato di fantascienza. La notte si trasforma in un viaggio tra mondi inesplorati, popolati da civiltà sconosciute e tecnologie futuristiche. Il sonno diventa una continuazione della storia, un’estensione della narrazione che si mescola con l’inconscio. Per chi ama i romanzi d’amore, invece, il momento della lettura è un rifugio sicuro, un luogo dove emozioni e sentimenti prendono forma e accompagnano verso un sonno sereno. E se si tratta di saggi filosofici? Il cervello lavora anche nel sonno, elaborando nuove riflessioni che potrebbero emergere al mattino come intuizioni improvvise. La lettura prima di dormire, è quindi un viaggio avventuroso.