Cosa significa camminare in cerchio per casa senza accorgersene? Ecco le possibili cause, secondo la psicologia

Camminare in cerchio senza accorgersene è un fenomeno più comune di quanto si pensi.

Molti lo fanno mentre parlano al telefono, riflettono su qualcosa o sono immersi nei propri pensieri. La psicologia ha studiato a fondo questo comportamento, rivelando che è spesso legato alla distrazione mentale e alla scarsa consapevolezza dell’ambiente circostante. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology, il nostro corpo può compiere movimenti automatici senza che ce ne rendiamo conto, soprattutto quando la mente è focalizzata altrove. Quando camminiamo, il nostro cervello coordina una serie di processi che avvengono in modo quasi del tutto inconsapevole. Questo ci permette di muoverci senza doverci concentrare su ogni singolo passo, lasciando spazio ad altri pensieri. In assenza di riferimenti visivi chiari, il nostro sistema sensomotorio può farci deviare leggermente, portandoci a seguire un percorso circolare invece di uno rettilineo.

L’assenza di riferimenti visivi e il ruolo del cervello

Il neuroscienziato Jan Souman, del Max Planck Institute for Biological Cybernetics, ha studiato il fenomeno del camminare in cerchio in ambienti naturali come foreste e deserti. I suoi esperimenti hanno dimostrato che, senza un punto di riferimento esterno, le persone tendono naturalmente a deviare dal percorso rettilineo, finendo per muoversi in circolo. Questo accade perché il nostro cervello si affida a un sistema di orientamento interno che non è perfettamente calibrato. Anche negli spazi chiusi come la casa, il fenomeno può verificarsi quando siamo immersi nei pensieri e non prestiamo attenzione alla direzione dei nostri movimenti. Secondo Roberta Klatzky, della Carnegie Mellon University, questa deviazione dal percorso rettilineo è stata osservata fin dagli anni ’20, ma solo con le tecnologie moderne come il GPS è stato possibile tracciarla in modo dettagliato.

Perché camminiamo in cerchio senza accorgercene?

Uno degli elementi chiave di questo comportamento è il livello di automazione della camminata. Studi neuroscientifici hanno dimostrato che il camminare è un’attività così automatizzata da richiedere poca o nessuna attenzione consapevole. Questo significa che possiamo farlo mentre siamo mentalmente impegnati in altro, come ascoltare una conversazione o pensare a un problema. In alcuni casi, il camminare in cerchio può essere un segnale di stress o ansia. Il movimento ripetitivo aiuta il cervello a gestire le emozioni e a rilasciare la tensione accumulata. Non a caso, molte persone tendono a camminare avanti e indietro quando sono in attesa di una notizia importante o stanno cercando di elaborare una decisione difficile.

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Il camminare in cerchio per casa è spesso un comportamento automatico che si ha quando si è persi nei propri pensieri.

Un altro fattore da considerare è il mind-wandering, ovvero la tendenza della mente a vagare tra pensieri e ricordi mentre si compiono attività ripetitive. Questo fenomeno è stato studiato da psicologi cognitivi e si verifica spesso durante azioni automatiche come camminare o guidare. In conclusione, camminare in cerchio per casa senza accorgersene non è preoccupante, ma rappresenta una manifestazione naturale di come il cervello gestisce il movimento e l’attenzione. Può essere il segnale di una mente impegnata, di uno stato di lieve stress o semplicemente di un’abitudine inconscia. Se ci si accorge di farlo spesso, può essere utile prestare maggiore attenzione alla consapevolezza dei propri movimenti e ai livelli di stress quotidiano.

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