Perché alcuni figli trattano male i genitori? Gli psicologi rivelano le cause (e come affrontarle)

Il rapporto tra genitori e figli è costruito nel tempo.

Fin dall’infanzia, i bambini osservano e interiorizzano i modelli di comportamento degli adulti intorno a loro. Secondo Susan McHale, i figli tendono a riprodurre ciò che vedono in famiglia. Se crescono in un ambiente dove l’aggressività e il disprezzo sono presenti nelle interazioni quotidiane, potrebbero replicare questi atteggiamenti anche in età adulta. Le esperienze vissute durante l’infanzia possono lasciare segni profondi. La dottoressa Megan Gilligan ha evidenziato come i conflitti irrisolti tra genitori e figli possano accumularsi nel tempo. Se un figlio ha vissuto sentimenti di esclusione o ingiustizia, potrebbe sviluppare risentimento e ostilità che si manifestano anche in età adulta. Spesso il conflitto non nasce da un singolo evento, ma da una serie di situazioni non affrontate.

L’attaccamento e le difficoltà relazionali

Il legame tra genitori e figli si basa anche sulla qualità dell’attaccamento sviluppato nei primi anni di vita. Gli studi di John Bowlby sulla teoria dell’attaccamento suggeriscono che chi cresce con un attaccamento insicuro potrebbe avere difficoltà a costruire relazioni sane, incluso il rapporto con i genitori. Alcuni figli trattano male i genitori perché hanno sperimentato un distacco emotivo o un’educazione caratterizzata da scarsa affettività. Anche fattori esterni possono influenzare i rapporti familiari. Secondo la ricerca di Holly Schiffrin, lo stress e le pressioni della vita adulta possono rendere più tesi i rapporti con i genitori. Quando i figli si sentono sopraffatti dalle responsabilità, potrebbero vedere i genitori non come un supporto, ma come una fonte aggiuntiva di stress. Questo può portare a comportamenti distaccati o irritabili.

Aspettative, manipolazione e traumi familiari

Le aspettative reciproche giocano un ruolo cruciale. La dottoressa Krista Recchia ha spiegato come alcuni figli nutrano aspettative irrealistiche nei confronti dei genitori. Se queste non vengono soddisfatte, possono nascere sentimenti di frustrazione e delusione. Alcuni figli si aspettano che i genitori li supportino in ogni fase della loro vita, mentre altri provano risentimento per situazioni passate mai risolte. In alcuni casi, il comportamento negativo può diventare un mezzo di controllo. Gli studi di Betancourt Ocampo hanno evidenziato che alcuni figli adulti usano atteggiamenti irrispettosi o aggressivi come forma di manipolazione. Questo può accadere quando vogliono ottenere qualcosa o quando desiderano affermare la propria indipendenza attraverso il contrasto.

Un altro fattore determinante è il peso dei traumi familiari. La psicogenealogista Anne Ancelin Schützenberger ha sottolineato come le dinamiche non risolte possano essere trasmesse di generazione in generazione. Un figlio che tratta male i genitori potrebbe, inconsciamente, portare il peso di traumi vissuti dai suoi antenati, ripetendo schemi appresi senza esserne consapevole. Il processo di individualizzazione può generare conflitti. Murray Bowen, con la sua Teoria dei Sistemi Familiari, ha spiegato come il desiderio di affermare la propria autonomia possa portare alcuni figli a prendere le distanze dai genitori in modi che possono sembrare ostili o irrispettosi. In alcuni casi, il conflitto diventa un modo per definire la propria identità, specialmente se il figlio ha percepito la relazione con i genitori come soffocante.

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Il dialogo con i figli è la prima cosa da coltivare per avere un rapporto sano con essi.

Il maltrattamento dei genitori da parte dei figli è un fenomeno complesso, spesso radicato in una combinazione di fattori emotivi, relazionali e psicologici. Comprendere queste dinamiche è essenziale per poterle affrontare. Ogni famiglia ha una storia unica, ma la chiave per migliorare i rapporti rimane sempre la stessa: ascolto, comprensione e dialogo aperto.

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