L’aroma del caffè è una delle caratteristiche più apprezzate da chi lo consuma quotidianamente.
Per mantenerne la freschezza, è fondamentale conservarlo nel modo corretto. L’aria, l’umidità, il calore e la luce sono i principali nemici del caffè, perché accelerano la perdita di aromi e alterano il suo sapore originale. Uno degli errori più comuni è conservare il caffè in un armadio o dispensa vicino al forno o alla lavastoviglie. Il calore può alterarne la composizione chimica, portando a una perdita progressiva di sapore. Secondo uno studio pubblicato su About Coffee, il caffè dovrebbe essere conservato in un contenitore ermetico per proteggerlo dall’ossigeno e dall’umidità. Un ambiente fresco e buio è ideale per rallentare l’ossidazione degli oli presenti nei chicchi.
Anche la temperatura gioca un ruolo essenziale. Uno studio della Penn State University ha dimostrato che mantenere il caffè a una temperatura inferiore ai 5 °C aiuta a preservarne i composti volatili, quelli che conferiscono l’inconfondibile aroma. Tuttavia, bisogna fare attenzione agli sbalzi di temperatura, che potrebbero causare condensa all’interno della confezione, influenzando negativamente la qualità del caffè. Un altro fattore da considerare è l’umidità dell’ambiente. Se il caffè viene esposto a troppa umidità, può perdere rapidamente le sue proprietà aromatiche. Per questo motivo, è meglio evitare di conservarlo vicino a lavandini o in ambienti soggetti a variazioni di umidità, come la cucina durante la cottura dei cibi.
Congelare il caffè: sì o no?
Il congelamento è un argomento dibattuto tra gli esperti. Alcuni studi, come quello condotto da Andrew Cotter della Penn State University, suggeriscono che congelare i chicchi di caffè aiuti a preservarne l’aroma per un periodo più lungo, specialmente per i caffè tostati scuri. Tuttavia, è fondamentale utilizzare contenitori ermetici, in modo da evitare che il caffè assorba odori dal freezer. D’altra parte, un’analisi pubblicata su Wiley ha confrontato i metodi di conservazione a temperatura ambiente e in freezer. I risultati hanno mostrato che il congelamento rallenta la degradazione sensoriale del caffè macinato, ma è meno efficace sui chicchi interi. Questo perché il processo di congelamento può alterare leggermente la struttura dei chicchi, incidendo sulla qualità della macinatura. Se si sceglie di congelare il caffè, è importante prelevare solo la quantità necessaria e lasciarle raggiungere la temperatura ambiente prima dell’utilizzo. Sottoporre il caffè a continui cicli di scongelamento e ricongelamento potrebbe comprometterne il gusto.
Qual è il metodo migliore per conservare il caffè?
Uno studio pubblicato su ZHAW ha dimostrato che l’uso di un contenitore con coperchio a vite integrato è tra i metodi più efficaci per preservare la freschezza del caffè. Questo tipo di conservazione riduce il contatto con l’ossigeno, impedendo l’ossidazione degli oli essenziali.
In definitiva, per mantenere al meglio l’aroma del caffè, è consigliabile conservarlo in un luogo fresco e buio, dentro un contenitore ermetico. Se si sceglie il congelamento, è essenziale proteggerlo dall’umidità e dagli odori. Inoltre, conservare il caffè in piccole quantità aiuta a mantenerlo sempre fresco, evitando di esporlo all’aria ogni volta che si apre il contenitore. Un’attenzione particolare alla conservazione può fare la differenza tra un caffè mediocre e una tazzina dal sapore intenso e autentico.