Per quale motivo desideriamo cibi grassi quando siamo stressati? La spiegazione della psicologia

Perché desideriamo mangiare cibi grassi quando siamo molto stressati? La spiegazione psicologica aiuta a chiarire questi interrogativi. Ecco cosa si nasconde dietro questa abitudine.

Vita frenetica, impegni che si accumulano, scadenze che si avvicinano. Lo stress sembra non darci tregua, e in quei momenti la tentazione di affondare il cucchiaio in un barattolo di gelato o addentare un panino ricco di salse diventa irresistibile. Ma perché succede? La psicologia ha una spiegazione chiara: il nostro cervello cerca conforto e lo trova nei cibi grassi. Vediamo insieme cosa accade nella nostra mente e come possiamo reagire in modo sano senza rinunciare al gusto.

Numerose ricerche hanno analizzato le ragioni per cui, in situazioni di nervosismo o stress, le persone tendano a preferire cibi ad alto contenuto di grassi. Questo fenomeno è comunemente noto come “fame emotiva”. L’esposizione prolungata allo stress provoca un aumento del cortisolo, un ormone che stimola l’appetito e influenza le scelte alimentari. In particolare, porta a prediligere alimenti ricchi di grassi e zuccheri, poiché questi favoriscono il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore legato alla sensazione di piacere e benessere.

Perché abbiamo sempre voglia di cibi grassi quando siamo nervosi? La spiegazione psicologica

Ma c’è un altro aspetto da considerare. Quando siamo stressati, il nostro cervello disattiva la parte razionale che ci aiuta a fare scelte consapevoli e lascia spazio all’istinto. Ecco perché, anziché optare per un piatto sano e bilanciato, scegliamo qualcosa che ci dia gratificazione immediata. È un meccanismo di sopravvivenza, ma può trasformarsi in un’abitudine dannosa. Sappiamo bene che il piacere momentaneo del cibo grasso non risolve il problema dello stress, anzi, spesso lo amplifica. Dopo aver mangiato in modo impulsivo, possono arrivare sensi di colpa e un calo di energia. Come possiamo allora spezzare questo circolo vizioso? Ci sono delle strategie da poter mettere in pratica. La prima è pianificare i pasti in anticipo. Preparare i pasti con un minimo di organizzazione aiuta a ridurre le scelte impulsive. Avere a disposizione snack sani, come frutta secca, yogurt greco o hummus con verdure, permette di soddisfare la fame senza cedere a opzioni meno salutari. Imparare poi a riconoscere la fame emotiva. Chiediti: “Ho davvero fame o sto solo cercando conforto?” Se la risposta è la seconda, prova a distrarti con un’attività piacevole. Una passeggiata, qualche esercizio di respirazione o persino un bicchiere d’acqua possono aiutarti a gestire meglio il momento.

Voglia di cibi grassi sotto stress
Voglia di cibi grassi sotto stress

Puoi sostituire gradualmente il comfort food con alternative più sane. Se il bisogno di qualcosa di gustoso è irrefrenabile, prova a optare per alternative più equilibrate. Hai voglia di qualcosa di cremoso? Scegli una mousse di avocado e cacao. Senti il bisogno di croccantezza? Mandorle e noci sono perfette. Vuoi un comfort food caldo? Una vellutata di verdure con un filo d’olio extravergine d’oliva può essere un’ottima soluzione. Praticando tecniche di rilassamento questa voglia di allenterà fino a raggiungere un equilibrio soddisfacente. Una cosa è chiara, privarsi completamente di certi cibi può portare a un effetto contrario, aumentando il desiderio di abbuffarsi. Concediti un pasto gratificante ogni tanto, ma rendilo un’eccezione e non la regola. Il segreto è nella moderazione. I cibi grassi sono una vera e propria coccola di piacere. Non esagerare e gestisci al meglio questa tentazione.

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