Perché spostiamo sempre il telecomando e poi lo cerchiamo disperati? La scienza ha una spiegazione

Per quale motivo ci capita di spostare il telecomando e di cercarlo poi continuamente? Questa abitudine accomuna molte persone e si verifica spesso e volentieri durante la settimana.

Chi non ha mai vissuto il dramma di un telecomando scomparso nel nulla? Un attimo prima era sul divano, un secondo dopo sembra essersi dissolto nel nulla. Lo cerchiamo freneticamente, accusiamo chiunque ci capiti a tiro e alla fine lo troviamo in un posto assurdo, magari nel frigorifero o sotto il cuscino. Ma perché succede? La scienza ha una spiegazione per questa abitudine e per l’effetto che ha sul nostro umore. Il nostro cervello lavora in modalità automatica più spesso di quanto pensiamo. Quando svolgiamo un’azione quotidiana, come posare il telecomando, non ci concentriamo davvero su quel gesto.

Il nostro cervello, infatti, cerca di risparmiare energie affidandosi alla memoria procedurale. Questo significa che compiamo l’azione senza pensarci e senza immagazzinare attivamente l’informazione. Quando poi dobbiamo recuperare il telecomando, il nostro cervello non ha registrato il momento esatto in cui lo abbiamo appoggiato. Ecco perché iniziamo a cercarlo in modo caotico, affidandoci a ipotesi invece che a ricordi precisi. Inoltre capita molto spesso che, mentre spostiamo il telecomando, siamo indaffarati in tante altre cose. Questo ci porta inevitabilmente a distarci.

Cosa vuol dire spostare il telecomando e cercarlo poi di continuo: esiste uno studio

Uno studio, riportato dal Telegraph, rivela che, nel corso della vita, le persone passano in media oltre due settimane alla ricerca del telecomando smarrito. La ricerca sottolinea inoltre che i bambini sono spesso i principali responsabili della sua scomparsa, nascondendolo nei posti più disparati. Secondo questo studio quindi, i telecomandi si perdono più facilmente nelle case dove vivono anche i bambini? Esistono piccoli accorgimenti per evitare che il telecomando sparisca continuamente. Creare un punto fisso: assegnare al telecomando un posto preciso e ricordarsi di riporlo sempre lì. Usare oggetti visibili: un porta-telecomando colorato o un adesivo fluo possono rendere il telecomando più facile da individuare. Evitare distrazioni: quando lo si posa, prendersi un secondo per registrare mentalmente il gesto. Ridurre il disordine: una casa più ordinata diminuisce la probabilità che gli oggetti spariscano nel caos.

Perché spostiamo il telecomando di continuo
Perché spostiamo il telecomando di continuo

La tendenza a perdere oggetti non riguarda solo il telecomando. Chiavi, occhiali, telefono: sono tutti elementi che tendiamo a spostare senza rendercene conto. Questa dispersione non è solo fastidiosa, ma può influenzare il nostro umore. Quando non troviamo qualcosa di importante, il livello di stress aumenta. Il cervello entra in modalità di ricerca frenetica e rilascia cortisolo, l’ormone dello stress. La frustrazione cresce e il nostro umore peggiora, trasformando una semplice dimenticanza in una piccola crisi domestica. A lungo andare, questo tipo di stress può accumularsi e incidere sulla nostra sensazione di controllo. Un ambiente disordinato può dare la sensazione di avere meno controllo sulla propria vita, generando ansia e irritabilità. Ecco perché alcune persone diventano particolarmente nervose quando non trovano un oggetto di uso quotidiano. Come dire addio a questa problematica e vivere con maggiore serenità? Provare ad organizzare uno schema giornaliero potrebbe aiutare. Ogni giornata è diversa dall’altra, non serve quindi costruirsi una “gabbia”. L’equilibrio tra organizzazione e ispirazione però, potrebbe aiutare a vivere con ritmi più lineari e meno stressanti.

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