Ascoltare musica mentre si studia aiuta davvero la concentrazione? Ecco la risposta della psicologia

Molti studenti scelgono di ascoltare musica mentre studiano, convinti che possa aiutarli a concentrarsi meglio. La scienza, però, offre risposte più complesse. Alcuni studi dimostrano che la musica può effettivamente migliorare l’attenzione, mentre altri suggeriscono che potrebbe distrarre e ridurre la capacità di memorizzazione.

Secondo il Dr. Daniyal Kheradmand dell’University of Nevada Las Vegas, ascoltare musica preferita aiuta a ridurre il tempo necessario per completare compiti cognitivi. Il motivo risiede nell’attivazione del sistema di ricompensa del cervello, che rende lo studio meno faticoso. Anche il Dr. Masha Godkin della National University sostiene che la musica attivi entrambi gli emisferi cerebrali, facilitando l’apprendimento e il consolidamento della memoria. Tuttavia, non tutta la musica ha lo stesso effetto. Alcuni generi risultano più efficaci di altri e non tutti reagiscono allo stesso modo agli stimoli sonori. Questo porta a una domanda cruciale: quale musica aiuta davvero a studiare e quale invece distrae?

Il ruolo del genere musicale e delle preferenze personali

Non basta accendere la musica per ottenere automaticamente un miglioramento della concentrazione. Gli studi di Lara Dodge e Michael Mensink dell’University of Wisconsin-Stout dimostrano che il tipo di musica influisce sulle capacità cognitive. La ricerca ha rilevato che gli studenti ricordano meglio il contenuto di un testo studiato in silenzio o con musica pop rispetto a chi ha ascoltato musica classica. Questo sembra contraddire il noto effetto Mozart (di cui abbiamo già parlato in modo più approfondito), secondo cui la musica classica migliorerebbe le capacità cognitive. Grandin e Peterson, nel loro studio del 1999, hanno scoperto che Mozart può aumentare le prestazioni nei compiti di ragionamento spazio-temporale, ma non è chiaro se questo effetto si traduca in un miglioramento della concentrazione durante lo studio. Un altro fattore chiave è la familiarità con la musica. Uno studio pubblicato su PMC nel 2020 ha dimostrato che la musica di sottofondo preferita può aumentare l’attenzione focalizzata e ridurre la tendenza della mente a vagare. Tuttavia, se la musica contiene testi complessi o ritmi molto variabili, può diventare un elemento di distrazione più che di aiuto.

Musica, stato d’animo e motivazione nello studio

Oltre alla concentrazione, la musica influenza anche lo stato emotivo e la motivazione. Uno studio pubblicato su Sage Journals nel 2023 ha evidenziato che ascoltare musica migliora l’umore e la motivazione, contribuendo indirettamente alla produttività. Questo spiega perché molti studenti si sentano più stimolati e meno stressati quando ascoltano musica mentre studiano. Nonostante questi effetti positivi, la scelta della musica rimane soggettiva. Alcune persone trovano utile un sottofondo musicale rilassante, mentre altre necessitano di assoluto silenzio per concentrarsi. La soluzione migliore potrebbe essere quella di sperimentare diversi generi e situazioni per capire quale condizione favorisce una maggiore resa nello studio.

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Alcuni tipi di musica permettono di concentrarsi meglio.

La musica può essere un potente strumento per migliorare la concentrazione e il benessere mentale durante lo studio, ma non esiste una formula universale. Capire come reagisce il proprio cervello agli stimoli sonori è fondamentale per trovare il giusto equilibrio tra attenzione e distrazione.

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