Perché il personaggio di Imma Tataranni divide il pubblico? In molti amano tutto di ciò che fa, altri invece non la sopportano per nulla. Ecco la spiegazione psicologica.
La serie Imma Tataranni – Sostituto procuratore è un successo su Rai 1, giunta ormai alla quarta stagione. Il personaggio interpretato da Vanessa Scalera ha conquistato il pubblico grazie alla sua personalità unica. Ma non tutti la amano. Alcuni la trovano irritante e difficile da sopportare. Perché Imma Tataranni divide così tanto gli spettatori? La psicologia offre alcune risposte interessanti che ci aiutano a far luce su questa dinamica. Imma Tataranni non è il classico protagonista delle fiction italiane. Ha un carattere forte, battagliero e spesso spietato. Dice sempre quello che pensa, senza preoccuparsi di addolcire le parole. Questo la rende autentica e affascinante per molti.
Ma per altri, il suo atteggiamento risulta eccessivo e poco empatico. Le prime stagioni hanno permesso al pubblico di poter entrare in empatia con la protagonista, di puntata in puntata. Di sicuro una cosa è indubbia, Vanessa Scalera è riuscita nel personaggio in modo impeccabile. I telespettatori però, non commentano lei ma piuttosto il ruolo interpretato principalmente. La sua Imma Tataranni crea divisioni e fa discutere, sfida le norme sociali e non si piega alle convenzioni. Questo crea ammirazione in chi apprezza l’autonomia e l’indipendenza, ma fastidio in chi preferisce l’armonia e il rispetto delle regole implicite.
Perché il personaggio di Imma Tataranni divide il pubblico delle fiction Rai? Il motivo
Un motivo per cui Imma divide il pubblico è il cosiddetto “effetto specchio”. Spesso amiamo o odiamo un personaggio in base a quanto ci riconosciamo in lui. Chi si identifica con la sua determinazione e il suo senso di giustizia la trova irresistibile. Ma chi si sente infastidito dalle sue battute taglienti o dal suo modo di imporsi potrebbe percepire in lei qualcosa che non accetta di sé. Uno degli studi più rilevanti sull’interazione tra spettatori e personaggi televisivi, sia in termini di affetto che di avversione, è quello condotto da Perse e Rubin nel 1989, intitolato “Attribution in social and parasocial relationships”. La ricerca evidenzia come il pubblico tenda a valutare i personaggi delle serie TV utilizzando gli stessi parametri con cui giudica le persone nella propria vita quotidiana.
Un’altra prospettiva interessante è offerta dallo studio di Moyer-Guse, che analizza il modo in cui gli spettatori sviluppano un senso di connessione con i personaggi televisivi, pur senza raggiungere la profondità emotiva tipica delle relazioni reali. Queste ricerche contribuiscono a spiegare perché le persone possano provare sentimenti intensi, sia di simpatia che di antipatia, nei confronti dei protagonisti delle serie TV. Imma Tataranni è ad ogni modo una leader naturale. Nel suo lavoro come sostituto procuratore, non accetta compromessi e segue sempre la sua etica. Questa sicurezza in sé stessa può risultare affascinante o irritante, a seconda della prospettiva. La quarta stagione sta ad ogni modo riscuotendo un successo clamoroso. I fan hanno vissuto l’attesa con trepidazione e finalmente adesso, possono tuffarsi a pieno nei nuovi episodi. La protagonista, che sia in positivo o in negativo, incolla i fan al piccolo schermo, permettendo a questi di potersi confrontare e misurare con il suo personaggio.