Come l’effetto moda sta influenzando i gusti delle persone. Per quale motivo ci capita di comprare abiti anche se non appartengono al nostro stile? Ecco la spiegazione nascosta.
La moda non riguarda solo vestiti e accessori. È un fenomeno psicologico potente che modifica ciò che troviamo bello, desiderabile e persino necessario. Ciò che inizialmente non ci piace può diventare improvvisamente attraente, solo perché lo vediamo ripetutamente. Questo meccanismo è amplificato dai social media, che creano tendenze velocissime e cambiano il nostro gusto senza che ce ne rendiamo conto. Quante volte ti è capitato di guardare qualche video su Instagram e di appassionarti ad abbinamenti che, normalmente non avresti mai guardato?
La ripetizione gioca un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri gusti. Gli psicologi chiamano questo fenomeno effetto di mera esposizione, un concetto studiato per la prima volta dallo psicologo Robert Zajonc negli anni ’60. Secondo Zajonc, più siamo esposti a un determinato stimolo, più tendiamo ad apprezzarlo, anche se inizialmente ci risultava indifferente o sgradevole. Esempio classico? Una canzone che all’inizio non ci piace ma che, dopo averla sentita più volte in radio, iniziamo a canticchiare. Lo stesso accade con la moda. Un capo che all’inizio sembra strano o ridicolo diventa accettabile, poi desiderabile e infine un must have.
Per quale motivo l’effetto di ripetizione forma i nostri gusti: la spiegazione
Quando guardiamo di continuo una cosa, finiamo per provare sulla nostra persona, l’effetto di ripetizione e familiarità. Sui social media, questo fenomeno è amplificato. Se vediamo continuamente una determinata estetica che si tratti di abbigliamento, arredamento o stile fotografico, finiamo per assimilarla e considerarla normale. Anzi, diventa una sorta di nuovo standard da seguire. Instagram, TikTok e Pinterest sono strumenti potentissimi nel creare nuove tendenze. Ogni giorno veniamo bombardati da immagini che, senza che ce ne rendiamo conto, modificano i nostri gusti. Non è un caso se certi trend esplodono all’improvviso. La ripetizione costante di un determinato stile crea un effetto di normalizzazione. Pensiamo alla moda degli anni 2000, che fino a pochi anni fa sembrava superata. Jeans a vita bassa, occhiali a mascherina e top aderenti erano considerati obsoleti. Poi, grazie all’influenza dei social e delle celebrità, sono tornati prepotentemente sulle passerelle e nei guardaroba di milioni di persone.
Ma la domanda in questo caso sorge spontanea, scegliamo davvero ciò che ci piace oppure veniamo trascinati dalle tendenze? La verità è che il nostro cervello è programmato per seguire il gruppo. L’essere umano è una creatura sociale e l’appartenenza al gruppo è una necessità biologica. Per questo motivo tendiamo ad adattarci a ciò che vediamo, anche se all’inizio non ci convince. Ma in questo modo si finisce per limitare ciò che sono i nostri reali gusti e per alienarci a ciò che piace agli altri. Risultato? La nostra personalità non spicca come dovrebbe e tutti finiamo per assomigliarci, piuttosto che distinguerci. Ad ogni modo, essere consapevoli è il primo passo per limitarsi e provare a distaccarsi da quest’ottica. Fai una pausa dai social e chiediti se ti piace davvero ciò che vedi.
Come la moda influenza i nostri gusti: la spiegazione attraverso l’effetto di mera esposizione
L’effetto di mera esposizione è un principio psicologico che evidenzia come la ripetuta esposizione a uno stimolo possa accrescere la nostra inclinazione positiva verso di esso. Questo fenomeno è stato teorizzato negli anni ’60 dallo psicologo Robert Zajonc, il quale ha dimostrato che vedere o interagire ripetutamente con un oggetto, una persona o un’idea può migliorarne la percezione, anche se all’inizio ci risultava neutrale o poco piacevole. Molteplici sono le caratteristiche principali che ci consentono di capire al meglio il principio. Familiarità e comfort: Il nostro cervello associa ciò che conosciamo a una maggiore sensazione di sicurezza, spingendoci a preferire gli elementi familiari rispetto a quelli nuovi o sconosciuti. Utilizzo pratico: Questo meccanismo viene sfruttato nel marketing e nella pubblicità, dove la ripetizione di un messaggio pubblicitario può rafforzare la fiducia e l’affinità nei confronti di un brand. Limiti: Se l’esposizione diventa eccessiva, l’effetto può invertirsi, portando a noia o addirittura a un senso di rifiuto, fenomeno che si osserva anche nelle dinamiche interpersonali.