Se ti capita di fare sempre la stessa strada per andare a lavoro, è per un motivo che probabilmente non conosci. Ecco dettagli e curiosità su un comportamento quasi del tutto meccanico.
Succede ogni mattina, ti alzi, fai colazione, prendi le chiavi ed esci di casa. A quante persona capita di fare la stessa strada per andare a lavoro? Sono molteplici le abitudini che ci capitano di mettere in pratica ogni giorno, senza nemmeno rendercene conto. Anche le canzoni in radio si ripetono di frequente, tutte queste scelte la maggior parte delle volte, non sono consapevoli. Non ti sei detto: “Voglio fare sempre questo percorso”. È semplicemente successo, un giorno dopo l’altro, fino a diventare automatico. Non esistono ad ogni modo sempre e solo le stesse strade per andare a lavoro, potresti anche cambiare tragitto e seguire percorsi differenti.
Nonostante questo però, la stessa strada da fare è diventata una routine immancabile, il tuo cervello sceglie sempre quella. Perché? La risposta non è così ovvia. Ma ha tutto a che fare con il modo in cui funzioniamo e con ciò che ogni giorno facciamo abitualmente. Il cervello umano ama risparmiare energia. Ogni volta che fa qualcosa in automatico, consuma meno risorse. Questo vale per tutto. Lavarsi i denti, allacciare le scarpe. E sì, anche percorrere la stessa strada ogni giorno. Ogni abitudine che creiamo è come un sentiero nel bosco: all’inizio è stretto, faticoso. Poi lo percorri più volte, lo conosci a memoria. E diventa comodo.
Per quale motivo scegli sempre la stessa strada per andare a lavoro? La risposta
Fare ogni mattina lo stesso percorso ti toglie il peso della scelta. Non devi pensare e non devi decidere. Non devi valutare alternative. È come mettere il pilota automatico alla vita. E c’è un motivo per cui il nostro cervello ama tanto questa modalità: ci fa sentire al sicuro. Quando tutto è prevedibile, ci sentiamo più stabili. Più in controllo. Anche se è solo un’illusione. La tua giornata magari sarà piena di imprevisti, ma quel tragitto è tuo. È familiare e questo basta per abbassare l’ansia. Viviamo continuamente sotto pressione e spesso, le tante cose da fare, ci portano a vivere continue instabilità e timori rispetto a ciò che non conosciamo. Alla luce di questo, la stessa strada da fare ogni giorno è per molti, motivo di sollievo.
Molte persone pensano che la comfort zone sia una grande metafora. In realtà, è qualcosa di estremamente pratico. Inizia con gesti minuscoli. Come sedersi sempre sullo stesso lato del tram. Comprare sempre il solito pane al supermercato. Oppure, appunto, fare ogni giorno la stessa strada per andare a lavoro. Dentro quella ripetizione c’è molto più di quanto immagini. La psicologia ha osservato da tempo che le persone tendono a rifugiarsi nei comportamenti prevedibili quando sono sotto stress. La ripetizione rassicura, quante volte ti è capitato di sentire la frase: “Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova”. Questo perché, se quella strada non ti ha messo in pericolo, allora è “sicura”. Il cervello lo registra e lo ripete e vive questa scelta come un modo per poter avere una “base certa e sicura” nella propria giornata imprevedibile.
Come i comportamenti ripetuti diventano abitudini: la spiegazione da uno studio
Una ricerca condotta da Lally e colleghi nel 2010 rappresenta un punto di riferimento importante nel campo della psicologia sociale, poiché ha indagato il modo in cui i comportamenti ripetuti in contesti specifici possono diventare automatici nel tempo. Ai partecipanti è stato chiesto di annotare quotidianamente se avessero svolto l’azione prescelta e di compilare il Self-Report Habit Index (SRHI), uno strumento utile per valutare quanto il comportamento fosse diventato automatico. Lo studio si è protratto per 84 giorni e ha utilizzato modelli di regressione non lineare per tracciare la curva di sviluppo dell’automatismo in ogni soggetto. I risultati hanno mostrato che il tempo necessario per rendere automatico un comportamento al 95% varia sensibilmente da persona a persona. Si va da un minimo di 18 giorni fino a un massimo di 254. In media, tuttavia, servono circa 66 giorni per stabilire una nuova abitudine.