Molti vivono il lunedì come un giorno malinconico, chi invece affronta gli orari con grinta, ha una marcia in più. Quale personalità spicca in questo caso? Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Il lunedì è per molti sinonimo di fatica, stress e nostalgia del weekend. Basta aprire i social il primo giorno della settimana per imbattersi in una valanga di meme, lamentele e battute sarcastiche su quanto sia duro il ritorno alla routine. Eppure, esiste una categoria di persone che sembra sfidare questa narrazione collettiva. Sono quelli che il lunedì lo aspettano con entusiasmo, che si svegliano con energia, pronti a riprendere in mano le redini della propria vita. Apparentemente in controtendenza, queste persone nascondono in realtà delle caratteristiche psicologiche molto interessanti. Amare il lunedì non è solo una questione di abitudine o di ottimismo superficiale. È un atteggiamento che, secondo diversi esperti di psicologia, può essere letto come un segnale di benessere interiore, motivazione e persino di intelligenza emotiva.
Chi inizia la settimana con slancio non lo fa perché ha una vita perfetta o un lavoro da sogno, ma perché ha un rapporto più sano con il tempo, con gli obiettivi e con se stesso. Non significa che non ci sono difficoltà da dover affrontare, è l’approccio con cui lo si fa, a fare la differenza. La domenica sera, per la maggior parte delle persone, è il momento in cui affiorano ansia e malinconia. Questo fenomeno ha anche un nome: “Sunday night blues”, una sorta di calo dell’umore che anticipa la ripresa delle responsabilità. Al contrario, chi ama il lunedì tende a vivere la domenica come una fase di transizione positiva, un’occasione per organizzarsi mentalmente e pianificare con entusiasmo i propri impegni. Questo non significa rinunciare al riposo o al piacere del weekend, ma saper attribuire al lunedì un valore diverso. Non come ritorno forzato alla realtà, ma come occasione per ricominciare, crescere e mettersi in gioco.
Amare il lunedì: un segnale di intelligenza emotiva e padronanza di sé
Chi affronta il lunedì con energia spesso possiede una forma di resilienza silenziosa. È una persona che non si fa travolgere dal peso della routine, ma riesce a darle un senso. Non vive in attesa del venerdì, perché ha imparato a trovare valore anche nei giorni feriali. In psicologia, questa capacità si collega al concetto di purpose, ovvero al senso di scopo. Chi ha un obiettivo chiaro, anche piccolo, trova più facile alzarsi dal letto il lunedì mattina. Non perché sia tutto facile, ma perché ha qualcosa che lo motiva. Secondo diversi psicologi comportamentali, chi accoglie il lunedì con entusiasmo dimostra un buon livello di intelligenza emotiva, quella capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni in modo efficace. Il lunedì è, per eccellenza, il giorno che ci mette alla prova. Rompe il ritmo del riposo, ci riporta nel flusso degli impegni, ci chiede energia e concentrazione. Reagire a tutto questo con positività è un segnale che indica una buona regolazione emotiva, una mente allenata a non farsi travolgere dalle difficoltà.
Chi ama il lunedì, inoltre, tende ad avere un sano equilibrio tra vita personale e lavorativa. Non vive il lavoro come una condanna o un peso insostenibile, ma come un’area importante della propria identità. Un altro elemento distintivo è la proattività. Le persone che iniziano la settimana con carica sono spesso quelle che non aspettano che le cose accadano, ma si mettono in moto per farle accadere. Questa attitudine è legata anche al concetto di locus of control interno, ovvero la convinzione che i risultati della propria vita dipendano in gran parte dalle proprie azioni e non da fattori esterni. Chi ha un locus of control interno tende ad affrontare il lunedì con spirito costruttivo, cercando attivamente opportunità invece che ostacoli. C’è anche un altro aspetto, più sottile, che spesso viene sottovalutato: l’autoefficacia, ovvero la fiducia nelle proprie capacità di affrontare le sfide. Chi ama il lunedì, anche inconsciamente, è una persona che si percepisce capace. Non perché abbia tutte le risposte, ma perché si fida del proprio processo.
Come affrontare il lunedì con carica e grinta: il concetto di purpose spiegato dalla psicologia
Numerose ricerche e metodologie affrontano il tema del purpose, ovvero del senso di scopo, sia dal punto di vista personale che organizzativo. Sul piano individuale, il purpose viene inteso come una motivazione profonda e duratura che spinge una persona a perseguire obiettivi significativi nel tempo, con l’intento di generare un impatto positivo nel proprio ambiente. La psicologia positiva ha esplorato a fondo questo concetto, evidenziando come il possedere una chiara direzione nella vita possa contribuire in modo concreto al benessere psicologico e alla salute mentale. A livello aziendale, invece, il purpose rappresenta il motivo per cui un’impresa esiste, andando oltre la logica del guadagno per abbracciare valori più ampi, come la responsabilità sociale, l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità. In questo contesto, il purpose funge da bussola strategica, influenzando sia le scelte operative quotidiane che le visioni di lungo periodo. Un approccio interessante legato a questo concetto è il life crafting, una pratica sviluppata all’interno della psicologia positiva che aiuta le persone a identificare il proprio scopo attraverso l’analisi dei propri valori, interessi e aspirazioni. Questo metodo si inserisce nel paradigma della salutogenesi, che si focalizza sugli elementi che favoriscono la salute e il benessere complessivo.