Come cambia il cervello dopo la nascita di un figlio? La risposta degli esperti

Dopo la nascita di un figlio come cambia il cervello? Gli esperti hanno una risposta che aiuta a fare chiarezza su aspetti e curiosità legati proprio a questa tematica che accomuna tanti.

Diventare genitori è una delle esperienze più sconvolgenti, trasformative e spesso anche disorientanti che una persona possa vivere. Ma cosa succede davvero a livello celebrale, dopo la nascita di un figlio? E perché tante persone, uomini e donne, raccontano di non sentirsi più le stesse? Prima dell’arrivo di un figlio, le priorità sono assolutamente diverse. Se fino a poco tempo fa si pensava che questi cambiamenti interessassero soprattutto le donne, oggi è sempre più chiaro che anche gli uomini, pur in modo diverso, attraversano modifiche strutturali e funzionali del cervello. La scienza ha iniziato solo da pochi anni a indagare in profondità cosa accade nel cervello umano dopo la genitorialità. Un dato colpisce su tutti: diventare madre o padre è paragonabile, per intensità di trasformazione neurologica, solo all’adolescenza. Un vero e proprio “secondo cervello”, che si sviluppa per adattarsi non solo ai bisogni di un neonato, ma anche alle sfide del nuovo ruolo.

Sono molteplici gli stati d’animo che si intervallano. Dalla gioia, all’emozione, alle inevitabili preoccupazioni. Il mestiere del genitore non te lo insegna nessuno, è un percorso che si impara, vivendolo giorno per giorno. Il cambiamento non è solo una questione biologica. Entrano in gioco anche la cultura, le aspettative sociali e il ruolo che si assume all’interno della coppia. Se le donne sono spesso spinte a occuparsi della sfera emotiva e della cura, gli uomini si trovano più facilmente ad affrontare un conflitto identitario tra il ruolo tradizionale e quello desiderato. La maternità, infatti, può rafforzare il senso di appartenenza e cura, ma può anche generare un senso di perdita: della libertà, della carriera, di una parte di sé.

Il cervello cambia forma: cosa succede a uomini e donne dopo l’arrivo di un figlio

Per i padri, invece, l’identità si ricostruisce spesso attorno all’equilibrio tra presenza e performance. Se lui non è più solo un uomo, ma anche un padre, cosa succede alla sua ambizione professionale? Alla sua indipendenza emotiva? Molte coppie raccontano che, dopo la nascita del primo figlio, il dialogo cambia radicalmente. Non si parla più di sogni, viaggi e progetti, ma di turni, pappe e sonnellini. Il tempo personale si restringe, il corpo cambia, la libido cala e la stanchezza diventa il filtro attraverso cui si interpreta ogni gesto dell’altro. Eppure, in questo caos, possono nascere anche nuove forme di connessione. Queste sono basate su complicità più profonde. In un certo senso, non si tratta solo di “avere un figlio”, ma di diventare qualcun altro. Una nuova versione di sé, che può spaventare, ma anche affascinare. Una cosa è ad ogni modo fondamentale, ovvero la capacità di non dimenticare mai che non si è solo genitori, ma anche coppia innamorata e complice. Accettare che il cervello cambi è il primo passo. Non si tratta di tornare come prima, ma di dare forma a una nuova normalità.

Dopo l'arrivo di un figlio, come cambia il cervello
Dopo l’arrivo di un figlio, come cambia il cervello

Ecco allora alcuni consigli degli psicologi per vivere meglio questa transizione. Molte madri e padri provano un senso di smarrimento: non riconoscono più i propri desideri. Il cervello si sta riorganizzando per priorità diverse. Non forzarti a “riprendere da dove eri rimasto”, ma prova a scoprire chi stai diventando. Anche il lavoro, i sogni, le relazioni possono trasformarsi con te. Nelle conversazioni di coppia, evita di limitarti alla lista delle cose da fare. Chiedi e racconta come ti senti. La vulnerabilità condivisa è una delle chiavi per sopravvivere emotivamente al primo anno da genitori. Anche se sei esausto, cerca di non perdere il contatto con il tuo corpo. Dormire quando puoi, mangiare in modo equilibrato, uscire a prendere aria, può avere effetti sorprendenti sul tono dell’umore e sulla lucidità mentale.

Dopo la nascita di un figlio il cervello dei genitori cambia: lo studio psicologico

Uno studio realizzato dagli scienziati del Carlos III Health Institute di Madrid, e pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex, ha evidenziato come il cervello dei papà vada incontro a modifiche rilevanti dopo la nascita del primo figlio. Secondo i dati raccolti, gli uomini diventati padri per la prima volta mostrerebbero una riduzione dell’1-2% del volume della corteccia cerebrale. I ricercatori hanno analizzato le immagini ottenute tramite risonanza magnetica (MRI) su un campione di 40 padri eterosessuali, individuando variazioni nella materia grigia corticale, un’area legata all’elaborazione sociale, e una diminuzione del volume nella zona del cervello deputata alla visione. Queste trasformazioni potrebbero riflettere un processo di adattamento che consente ai padri di entrare più facilmente in sintonia con i propri figli. Secondo gli esperti, si tratterebbe di una sorta di concentrazione selettiva sulle esigenze del neonato, un cambiamento delle priorità che si traduce in una riorganizzazione cerebrale utile a rafforzare il legame padre-figlio.

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