Se pensi che il tuo stile sia rimasto fermo agli anni 2000, c’è un dettaglio che devi assolutamente conoscere. Ecco come dare un tocco diverso al proprio stile e stravolgere la routine.
Ci sono persone che non riescono a separarsi da un paio di jeans a vita bassa, da un crop top in lycra o da quelle scarpe da ginnastica con la suola grossa e lucida. Li indossano ancora oggi con orgoglio, come se il tempo si fosse fermato, come se i primi anni Duemila fossero ancora il cuore pulsante del presente. E c’è un dettaglio che spesso le tradisce. Non è solo nel guardaroba, ma nel modo in cui si relazionano con il concetto stesso di cambiamento. Lo stile, si sa, è molto più di una questione estetica. È una dichiarazione silenziosa di identità. Ed è curioso osservare come molti di noi, anche senza rendersene conto, restino ancorati a un’epoca specifica del proprio passato, come se quei vestiti rappresentassero non solo una fase della moda, ma anche un’idea rassicurante di sé.
Ecco perché i pantaloni a zampa, le cinture sottili sopra il bacino e le borse con il logo stampato ovunque tornano ciclicamente a far parte delle collezioni contemporanee. Molto spesso ci capita di ammirare anche ciò che di bello la moda nuova ci propone ma in molti casi, il legame con le mode del passato prevale in modo determinante. Per alcuni, si tratta di una tendenza passeggera che affiora in passerella e poi evapora. Per altri, è una vera e propria casa emotiva. Tornare agli anni 2000, nello stile, significa tornare a un’epoca in cui ci si sentiva più liberi, più giovani, più veri.
Cambiare sempre o restare fedeli? Due modi diversi di raccontarsi attraverso lo stile
Osservando con attenzione, possiamo distinguere due atteggiamenti quasi opposti. Da una parte ci sono le persone che adorano cambiare, che sentono l’esigenza di essere sempre aggiornate, di rinnovare costantemente il proprio look, di mescolare stili, colori e tagli seguendo l’onda della stagione. Dall’altra parte, troviamo chi invece rimane fedele a un’estetica ben precisa, spesso collegata a un’epoca passata, come i primi anni Duemila. C’è una coerenza, una fermezza quasi affascinante in chi sceglie di non farsi travolgere dalle nuove mode. La differenza tra questi due approcci non è solo esteriore. Nasconde due diverse visioni del mondo. Chi cambia look con facilità tende ad essere più aperto alle novità. Non è raro invece che chi ha uno stile fermo agli anni 2000, ad esempio, si senta in qualche modo rassicurato da quel periodo. Magari erano anni in cui ci si sentiva più spensierati, o più in controllo.
Per quanto la società attuale abbia dato vita a molte evoluzioni e a progressi che consentono una maggiore consapevolezza personale, il passato continua a mancarci terribilmente. Per questo motivo, indossare capi di quegli anni o anche guardare serie e film di quei periodi, è considerato come un modo per poter rivivere quel periodo felice. Ad ogni modo, quello che tradisce il legame con gli anni 2000 non è soltanto una borsa a tracolla in vinile lucido o un paio di stivali col tacco squadrato. È il modo in cui questi capi vengono portati: con fierezza, come se non ci fosse nulla di cui vergognarsi. Perché la moda non è solo un riflesso del presente, ma anche un ponte con il passato. E chi indossa ancora lo stile degli anni 2000, spesso, è semplicemente qualcuno che ha trovato in quell’epoca la propria verità estetica e non ha intenzione di rinnegarla.