Se il suono della sveglia ti stressa non è solo una sensazione, lo dice la psicologia. Quel suono secco e insistente che ti strappa dal sonno ogni mattina non è solo fastidioso. Potrebbe essere uno dei motivi principali per cui inizi la giornata già stressato, teso e senza energie.
Diversi studi hanno dimostrato che il modo in cui ci svegliamo influenza profondamente il nostro umore, la lucidità mentale e perfino la capacità di gestire lo stress per tutto il giorno. Ma perché il suono della sveglia, che dovrebbe aiutarci ad affrontare la giornata, ha spesso l’effetto opposto? Secondo il dottor Wanderson Neves de Araujo, psicologo clinico del gruppo Mantevida, il problema sta nella brusca interruzione del ciclo del sonno. Quando la sveglia suona all’improvviso, il corpo reagisce come se fosse in pericolo: attiva la cosiddetta risposta “combatti o fuggi”. In pochi secondi, il cuore accelera, la pressione sanguigna aumenta, e il cervello entra in uno stato di allerta.
In pratica, il corpo si comporta come se ci fosse un’emergenza, anche se l’unica “minaccia” è l’ora di andare al lavoro. Questo fenomeno è confermato anche dallo studio noto come The acute physiological stress response to an emergency alarm, che ha osservato un aumento dei livelli di cortisolo e della frequenza cardiaca in risposta a suoni improvvisi, soprattutto nelle ore notturne. Il cortisolo, inoltre, l’ormone dello stress, raggiunge naturalmente il suo picco massimo poco prima del risveglio. Serve per darci l’energia necessaria a iniziare la giornata. Se lo stress si somma a un suono allarmante e invadente, quei livelli di cortisolo possono restare alti troppo a lungo, causando irritabilità, stanchezza mentale e difficoltà a concentrarsi.
Perché il suono della sveglia ti stressa: lo dice anche la psicologia
Nel tempo, questa dinamica può influire sul ritmo sonno-veglia e peggiorare anche la qualità del riposo. Un altro studio pubblicato su Noise and mental health: evidence, mechanisms, and consequences ha messo in luce come l’esposizione ripetuta a suoni disturbanti attivi il sistema nervoso simpatico e contribuisca a uno stato di stress cronico. Non è solo una questione fisica, ma anche emotiva. Il primo suono che sentiamo appena svegli può condizionare il tono emotivo della nostra giornata. Secondo The Impact of Different Wake-up Ringtones on Awakening Status, i suoni tonali con frequenze superiori ai 500 Hz, come quelli preimpostati nei cellulari, favoriscono un risveglio più vigile rispetto a quelli stridenti o troppo improvvisi, che tendono a generare ansia. Svegliarsi alla stessa ora, può apportare dei benefici al corpo.
Ancora, la ricerca Analysis of reported waking sounds to counteract sleep inertia ha dimostrato che le melodie dolci aiutano a ridurre quella sensazione di stordimento al risveglio chiamata “inerzia del sonno”, rendendo il passaggio dalla fase dormiente a quella attiva molto più fluido. Ci sono persone che si alzano con il sorriso, e altre che si svegliano già tese e confuse. Chi ha il cosiddetto cronotipo serotino (cioè tende a essere più attivo la sera) può provare più difficoltà al risveglio mattutino, specialmente se accompagnato da disturbi del sonno. In questi casi, la sveglia non è solo uno strumento, ma un vero e proprio nemico.
L’ansia mattutina può diventare una costante per chi dorme male, si sveglia più volte o vive situazioni di stress cronico. In tutto questo, il suono della sveglia, non fa altro che amplificare ciò che è già in corso. Un suono di questo tipo, dunque, può essere un fattore scatenante, soprattutto in persone già esposte a forti pressioni emotive. Cambiare il modo in cui ci svegliamo potrebbe davvero fare la differenza. Sostituire suoni aggressivi con melodie armoniose, usare sveglie luminose che simulano l’alba, o impostare routine più regolari può trasformare radicalmente il risveglio e, di conseguenza, anche tutto il resto della giornata.