Cosa dice di te il modo in cui fai la spesa? Più di quanto pensi, secondo la psicologia

Ecco cosa rivela di te il modo in cui fai la spesa. Dietro a questa abitudine molto comune, si nascondono personalità diverse e tratti del carattere che si differenziano tra le persone.

Per molti, fare la spesa è un gesto quotidiano, quasi automatico, inserito con naturalezza nella routine. C’è chi la fa la sera, stanco dopo il lavoro, chi preferisce le prime ore del mattino, approfittando della calma e delle corsie deserte. Alcuni vanno di fretta, con una lista già scritta in tasca o sullo smartphone, altri si lasciano trasportare dall’istinto, attratti da colori, profumi e offerte. Ma dietro a quella che potrebbe sembrare una semplice attività pratica, si cela un vero e proprio specchio della nostra personalità. Molto spesso, le abitudini che finiscono per diventare meccaniche, raccontano tanto di noi e di come siamo abituati ad organizzare la giornata.

Il supermercato non è soltanto un luogo in cui si scelgono prodotti, ma anche uno spazio dove si intrecciano emozioni, relazioni e abitudini. Ci sono persone che vivono il momento della spesa come un’opportunità per rilassarsi, per concedersi una pausa, magari scegliendo con attenzione gli ingredienti per una cena speciale. Altri, al contrario, vivono l’esperienza con un senso di ansia o impazienza, preoccupati di non dimenticare nulla, oppure infastiditi dalla confusione o dalle file. Questi due approcci diversi, mettono in luce modalità e atteggiamenti che rendono la spesa al supermercato, un’esperienza in grado di generare stati d’animo differenti.

Il carrello della spesa come strumento di indagine psicologica

Secondo la psicologia, osservare le abitudini legate alla spesa può rivelare molto più di quanto si immagini. Il modo in cui scegliamo i prodotti, l’ordine con cui li disponiamo nel carrello, la nostra attenzione ai dettagli o alle offerte non sono casuali. Ogni scelta, ogni rinuncia, ogni esitazione svela tratti della nostra identità, del nostro rapporto con il controllo, con il piacere, con il futuro. Chi tende a pianificare ogni dettaglio e segue una lista rigorosa può esprimere un bisogno di ordine e sicurezza. Questa modalità è spesso associata a personalità responsabili, attente, che trovano conforto nella prevedibilità. Al contrario, chi preferisce affidarsi all’improvvisazione e si lascia guidare dal momento potrebbe avere una propensione maggiore alla creatività, alla flessibilità e alla ricerca del piacere immediato. La psicologia dei consumi, infatti, non si limita a leggere i dati o a misurare le vendite: va più in profondità, cercando di comprendere le motivazioni inconsce dietro ogni decisione. Per esempio, acquistare sempre la stessa marca di detersivo o scegliere sempre lo stesso tipo di pane può indicare un bisogno di stabilità.

Modo di fare la spesa
Modo di fare la spesa

Anche la quantità di tempo spesa tra gli scaffali dice molto. Chi rimane a lungo a osservare etichette, confrontare prezzi o leggere gli ingredienti mostra un approccio riflessivo, analitico, spesso legato a un perfezionismo latente. Chi invece fa la spesa in pochi minuti, selezionando rapidamente i prodotti, potrebbe avere una personalità orientata all’efficienza, con una minore tolleranza all’incertezza. La psicologia, soprattutto attraverso la prospettiva comportamentale e sociale, sta sempre più studiando il contesto del supermercato come un microcosmo dove si manifestano emozioni profonde. Il supermercato, in questa visione, diventa un laboratorio a cielo aperto dove osservare come l’individuo affronta scelte, limiti e tentazioni. È interessante notare anche come, nei momenti di cambiamento personale o di crisi, cambino anche le nostre abitudini di acquisto. In periodi di stress, ad esempio, possiamo essere più propensi ad acquistare cibi consolatori, dolci o snack, mentre nei momenti di rinnovato entusiasmo potremmo preferire alimenti freschi, novità, oppure prodotti legati a uno stile di vita più sano.

Come spendiamo i nostri soldi? Dipende (molto) dall’età: l’interessante studio

Una ricerca firmata N26 e pubblicata nel 2023 ha messo sotto la lente le abitudini di spesa degli europei, mettendo a confronto generazioni diverse. Analizzando le transazioni anonime di oltre 9.000 clienti in cinque Paesi europei, lo studio ha fotografato un quadro chiaro: ogni generazione ha le sue priorità quando apre il portafoglio. I più giovani, appartenenti alla Generazione Z e ai Millennials, tendono a investire maggiormente in istruzione e acquisti personali, come moda e tecnologia. Al contrario, chi appartiene alla Generazione X e ai Baby Boomers spende di più per necessità quotidiane come alimentari, spostamenti e viaggi, spesso privilegiando esperienze e comfort. In altre parole, il modo in cui spendiamo racconta molto più della nostra età di quanto immaginiamo.

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