Pulizie di primavera anche per la mente: ecco come liberarti dei pensieri tossici

Quando arriva la primavera, molti di noi sentono il bisogno di mettere ordine. Si sistemano armadi, si puliscono angoli dimenticati e si eliminano oggetti inutili.

Ma c’è un altro tipo di “pulizia” che troppo spesso trascuriamo: quella mentale. Proprio come il disordine in casa, i pensieri tossici si accumulano e appesantiscono, rendendo difficile concentrarsi, dormire bene o persino sentirsi sereni. Fare ordine nella mente non significa ignorare i problemi, ma imparare a lasciar andare ciò che non serve. Questo processo, chiamato decluttering mentale, è al centro di molte riflessioni psicologiche. Secondo Ms. Ooi Sze Jin, fondatrice di A Kind Place, non possiamo scartare i pensieri come se fossero vecchi vestiti, ma possiamo osservare quali ci danneggiano e scegliere di non farli più abitare dentro di noi.

Che cos’è il decluttering mentale e quando farlo

Il termine “decluttering” non riguarda solo il caos materiale, ma anche quello emotivo e cognitivo. Pensieri ripetitivi, sensi di colpa passati o preoccupazioni sul futuro possono diventare come scatole impolverate nella nostra mente: non le apriamo mai, ma occupano spazio prezioso. Ms. Ng Jing Xuan, psicologa di Open Journey, suggerisce di immaginare i pensieri come nuvole: arrivano, passano e poi svaniscono, se non li tratteniamo. A volte, però, queste nuvole si addensano troppo. La psicologa Jocelyn Liao consiglia di fermarsi e ascoltare i segnali che indicano un sovraccarico mentale: ansia persistente, distrazione, insonnia, o anche sintomi fisici come tensione muscolare o stanchezza cronica. Quando la mente è piena, anche le decisioni più semplici sembrano difficili. È allora che serve una vera “pulizia primaverile” interiore.

Strategie efficaci per liberarsi dei pensieri tossici

Una delle tecniche più efficaci per fare spazio nella mente è la mindfulness, ossia la consapevolezza del momento presente. Come spiega la dottoressa Rachel Goldman (NYU), imparare a osservare i pensieri senza giudicarli aiuta a non farsi trascinare da essi. In uno studio recente, le persone che praticavano la mindfulness avevano meno pensieri negativi dopo esperienze stressanti. Questo dimostra quanto l’auto-osservazione possa essere liberatoria. Un altro approccio utile viene dalla psicologia cognitiva. Il metodo “Catch it, Check it, Change it”, promosso dall’NHS britannico, aiuta a riconoscere un pensiero negativo, valutarne la veridicità e trasformarlo in uno più equilibrato. Ad esempio, pensare “fallirò sicuramente” può essere riformulato in “non posso sapere come andrà, ma posso prepararmi al meglio”.

Anche il journaling – scrivere a mano pensieri, emozioni e preoccupazioni – si rivela un potente strumento.  Scrivere regolarmente aiuta a svuotare la mente e a dare una forma più chiara a ciò che si prova. È come parlare con una parte profonda di sé che, troppo spesso, viene messa a tacere. Ma il decluttering mentale non si limita a tecniche interne. Anche l’ambiente esterno gioca un ruolo cruciale. Come suggerisce Emanuela Scanu, è utile ridurre l’esposizione a contenuti negativi o inutili, come notizie allarmanti o programmi di bassa qualità. Se ci circondiamo di stimoli positivi, anche il nostro mondo interiore tende a rasserenarsi. Infine, eliminare pensieri tossici significa anche abbassare lo stress quotidiano. Secondo Ms. Ooi Sze Jin, fare ordine nella mente abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, con benefici diretti sull’umore e sul benessere fisico.

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Quando la mente è piena, anche le decisioni più semplici sembrano difficili.

Fare pulizia mentale non è un lusso, ma una necessità. Viviamo immersi in stimoli, richieste e pensieri automatici che, se non gestiti, diventano un fardello invisibile. Prendersi del tempo per sé, per osservare e rimettere in ordine ciò che ci attraversa, è un gesto di cura profonda. E proprio come dopo aver riordinato una stanza si respira meglio, anche dopo un buon decluttering mentale ci si sente più leggeri, lucidi e presenti. La primavera è il momento ideale per iniziare. E questa volta, non solo con il guardaroba.

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