Basta compresse! Nutrizionista spiega cosa mangiare al posto degli integratori

La dietista suggerisce quali alimenti mangiare in caso di carenze: non bisogna per forza assumere compresse di integratori.

Le compresse dominano le mensole delle farmacie e le nostre abitudini quotidiane, la dietista Paola Stavolone lancia un messaggio chiaro: ascoltare il proprio corpo e nutrirlo con il cibo, invece di ricorrere a integratori artificiali, è possibile. E non solo possibile: è auspicabile. Perché se è vero che in alcuni casi specifici l’integrazione può avere una funzione mirata, è altrettanto vero che l’organismo ha uno straordinario linguaggio interno, e quel linguaggio passa dal piatto. La vera rivoluzione? Trasformare ciò che mangiamo nei nostri integratori naturali. La natura ha già pensato a tutto: basta saperla ascoltare. Dopo aver scoperto come assumere calcio senza bere latte, è il momento di concentrarsi su tutti gli altri integratori.

Pelle secca, stanchezza o gengive infiammate? Cosa mangiare per ogni carenza

Uno dei segnali più comuni è la pelle secca, ruvida, a tratti desquamata. Un sintomo che spesso si affronta con creme o, peggio, con capsule piene di promesse. Stavolone, invece, suggerisce di guardare nella dispensa: l’avena, ricca di zinco, è un alleato prezioso per la salute dell’epidermide. Un semplice porridge a colazione può fare più di quanto non faccia un blister di pillole.

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Ecco cosa mangiare per sostituire gli integratori.

La stanchezza cronica e l’incarnato spento sono spesso spie di una carenza di ferro. L’industria propone compresse rivestite, ma la terra offre le lenticchie, piccoli scrigni vegetali che forniscono ferro in forma biodisponibile, soprattutto se abbinate a una fonte di vitamina C, come un filo di limone o delle fragole fresche.

Chi ha mai pensato che le fragole, dolci e succose, potessero essere un vero e proprio rinforzo naturale per le difese immunitarie? E invece sì: ricchissime di vitamina C, aiutano a mantenere in salute le mucose, prevenendo infiammazioni e sanguinamenti gengivali. Una manciata al giorno, come spuntino o dessert, può fare molto più di una compressa effervescente.

Occhi secchi e stanchi, unghie e capelli fragili? Dove trovare biotina e vitamina A

La visione, soprattutto dopo ore davanti agli schermi, può risentirne. Se gli occhi bruciano, lacrimano o sembrano sempre affaticati, la carenza potrebbe riguardare la vitamina A. La risposta? Le carote. Basta consumarle crude o leggermente cotte con un filo d’olio extravergine per attivare l’assorbimento del betacarotene, precursore della vitamina A.

Quando capelli e unghie diventano deboli, sottili, privi di forza, è il momento di fare il punto sulla propria alimentazione. La biotina, o vitamina B8, è fondamentale per la loro struttura. Le uova, in particolare il tuorlo, ne sono una fonte eccellente. Aggiungerle regolarmente alla dieta, in modo equilibrato, aiuta a restituire vitalità e lucentezza senza dover ricorrere a trattamenti sintetici.

Il benessere non si compra in farmacia

Il messaggio della nutrizionista è inequivocabile: il cibo è la prima medicina. Ogni sintomo è un messaggio che il corpo invia, e ogni risposta può arrivare dalla tavola, non da una confezione. La sfida non è eliminare gli integratori tout court, ma riprendere possesso della nostra alimentazione, rendendola più consapevole, variegata e centrata sui veri bisogni.

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