Inside Out è il film Disney più educativo di tutti perfetto da far vedere ai piccoli di casa: ecco perché.
Tra tutti i film d’animazione firmati Disney Pixar, Inside Out si distingue come il più educativo dal punto di vista psicologico, e non per caso. A differenza di molte altre pellicole che inseguono trame avventurose o morali più tradizionali, questo film affonda le sue radici nella psicologia delle emozioni, rendendosi uno strumento potentissimo per chiunque desideri comprendere e insegnare come funzionano i sentimenti umani. Non è un caso che venga spesso utilizzato anche in contesti terapeutici e scolastici, proprio per il suo valore formativo.
Il vero cuore del film non è la storia di Riley, la ragazzina costretta a trasferirsi in una nuova città, quanto piuttosto ciò che accade dentro la sua mente. Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto sono le cinque emozioni protagoniste, rappresentate in forma umanizzata, che lavorano insieme per gestire i suoi ricordi e le sue reazioni. Questo espediente narrativo riesce nell’impresa rara di visualizzare i processi mentali, offrendo agli spettatori di ogni età una mappa chiara per leggere le proprie emozioni.
La Dott.ssa Elena Mannelli, psicologa clinica, sottolinea come Inside Out sia “assolutamente idoneo ai bambini” per la sua capacità di affrontare il tema delle emozioni con semplicità ma anche con profondità. Il film non si limita a descrivere le emozioni, ma le mette in relazione tra loro, mostrando il ruolo fondamentale anche di quelle considerate “negative”, come la tristezza e la paura. E lo fa in modo delicato ma potentemente evocativo.
La rivalutazione della tristezza: perché guardare Inside Out con i più piccoli e non solo
Uno dei momenti più toccanti e al tempo stesso più rivoluzionari del film arriva quando Gioia scopre il valore della Tristezza. È questo passaggio, quasi catartico, a rendere Inside Out qualcosa di più di un semplice cartone animato. Qui la pellicola abbandona il luogo comune dell’“essere sempre felici” e riconosce che accogliere la tristezza è un atto di maturità emotiva. Si tratta di un messaggio potente, in netta controtendenza rispetto alla narrativa dominante che spesso reprime o stigmatizza tutto ciò che non è positivo.
Questo riconoscimento delle emozioni complesse aiuta i bambini e anche gli adulti a comprendere che le emozioni sono tutte necessarie, che ognuna ha un ruolo specifico e che nessuna deve essere ignorata. È un insegnamento che si allinea perfettamente con le attuali teorie psicologiche, in particolare con l’approccio della psicologia umanistica ed emotiva.
Il linguaggio visivo accattivante, i colori vivaci e i personaggi simpatici sono un invito alla visione per i più piccoli. Ma sotto questa superficie apparentemente leggera si cela un contenuto di straordinaria densità emotiva ed educativa, capace di restare dentro lo spettatore anche a distanza di anni. Inside Out non solo insegna a dare un nome alle emozioni, ma insegna anche a viverle, gestirle e integrarle nel proprio percorso di crescita. È per questo che viene considerato un vero e proprio strumento di psicoeducazione. Non sorprende che numerosi psicologi, educatori e genitori lo consiglino come supporto nella crescita emotiva dei bambini, ma anche come specchio attraverso cui gli adulti possono rileggere se stessi e le proprie dinamiche interiori.