Verdura da mangiare a maggio? Nutrizionisti svelano quale scegliere

Ecco quale verdura scegliere nel mese di maggio secondo gli esperti per un’alimentazione sana, ma anche varia.

Con l’arrivo della primavera, il mese di maggio porta con sé un’esplosione di colori e sapori freschi, perfetti per arricchire la nostra tavola con verdure e frutta di stagione. Ma cosa scegliere per garantirsi una dieta sana e bilanciata? Secondo i nutrizionisti del team Prevenzione a Tavola, non c’è dubbio che il mese di maggio sia il periodo ideale per orientarsi verso una verdura fresca, biologica e di stagione, così da sfruttare al massimo le proprietà nutrizionali dei prodotti locali. E, oltre alle verdure comuni, non dimentichiamo le erbe spontanee, che sono un vero e proprio tesoro da riscoprire.

La stagione in cui una verdura cresce naturalmente è la chiave per garantirsi la massima qualità. Le verdure di stagione, infatti, sono più nutrienti e, di solito, anche più gustose. La primavera, con il suo clima temperato, è il periodo ideale per la crescita di molti ortaggi freschi, che non solo ci offrono un’abbondante quantità di vitamine, ma anche di minerali e fibra. I nutrizionisti, infatti, ci consigliano di fare scelte consapevoli, scegliendo alimenti freschi e locali che arrivano direttamente dalle coltivazioni biologiche.

Le verdure protagoniste di maggio secondo gli esperti di nutrizione

In questo periodo dell’anno, alcune verdure sono particolarmente consigliate dai nutrizionisti per le loro proprietà disintossicanti e depurative. Tra queste spicca sicuramente il carciofo, che è ricco di fibra e antiossidanti, utile per la salute del fegato e per migliorare la digestione. I fagiolini sono un’altra verdura tipica di maggio, leggeri e ricchi di vitamina C, perfetti per combattere la stanchezza primaverile.

Il mese di maggio è anche il momento giusto per consumare asparagi, un ortaggio dalle proprietà diuretiche che stimola l’eliminazione delle tossine e supporta la salute delle vie urinarie. Non possiamo dimenticare le spinaci, che sono una fonte importante di ferro e vitamina K, fondamentale per la salute delle ossa e la coagulazione del sangue. Anche le biete e le cicorie meritano attenzione: verdure dalle proprietà purificanti, che aiutano a mantenere il corpo sano e attivo.

Oltre alle verdure, le erbe spontanee stanno tornando a farsi spazio sulle nostre tavole. Con il loro sapore intenso e aromatico, arricchiscono qualsiasi piatto e, spesso, hanno anche proprietà benefiche. Il tarassaco, per esempio, è una pianta che favorisce la digestione e ha un effetto depurativo sul fegato. Anche l’ortica, che si può utilizzare in zuppe o tisane, è un toccasana per il nostro organismo, grazie alle sue capacità antinfiammatorie e depurative.

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Tutti i consigli dei nutrizionisti di Prevenzione a Tavola. Fonte: Instagram

Le erbe spontanee: un regalo della natura da non sottovalutare

Le erbe spontanee sono una vera e propria risorsa da non sottovalutare. Purtroppo, spesso vengono ignorate a favore delle verdure più conosciute, ma le erbe come l’aglio orsino, il rosmarino o la maggiorana sono incredibilmente ricche di antiossidanti e minerali. Inoltre, l’utilizzo di erbe spontanee ci permette di entrare in contatto con la tradizione gastronomica del nostro territorio e di riscoprire sapori che vanno oltre quelli che siamo abituati a trovare al supermercato. I nutrizionisti consigliano di incorporare queste erbe nelle insalate, nelle zuppe o come condimento per esaltare il sapore dei piatti. Sono una scelta ideale per chi vuole dare un tocco in più alla cucina primaverile, mantenendo al contempo un approccio salutare e nutriente. Ecco un modo gustoso per mangiare le verdure con una ricetta facile da realizzare. 

Quando si parla di verdure di stagione, è fondamentale fare attenzione anche alla loro provenienza. I nutrizionisti suggeriscono di prediligere sempre il biologico, poiché le verdure coltivate senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici sono più ricche di nutrienti e hanno un impatto minore sull’ambiente. Inoltre, il biologico permette di rispettare la biodiversità, favorendo una agricoltura sostenibile che non sfrutta le risorse naturali in modo intensivo.

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