Lavoro, si può andare in negativo con le ferie? L’esperta: “Ecco da cosa dipende”

È possibile andare in negativo con le ferie, oppure non si possono chiedere delle giornate anticipate? Ecco cosa spiega una nota consulente del lavoro.

Le ferie rappresentano un diritto fondamentale riconosciuto a tutti i lavoratori subordinati, sia a tempo determinato che indeterminato, part-time o full-time. Sono previste per garantire il recupero delle energie psicofisiche, promuovere la salute e il benessere individuale, e facilitare la partecipazione alla vita sociale e familiare. La loro esistenza trova fondamento nell’articolo 36 della Costituzione e nell’articolo 2109 del Codice Civile, che ne sanciscono la natura irrinunciabile. La maturazione delle ferie avviene mese per mese. Ogni lavoratore ha diritto ad almeno quattro settimane retribuite l’anno, anche se i contratti collettivi possono prevederne di più. Si accumula, in particolare, circa un dodicesimo del totale annuale per ogni mese lavorato; ad esempio, con 24 giorni previsti, si maturano circa 2 giorni al mese.

Questo processo avviene anche in presenza di alcune assenze giustificate, come malattia o maternità, equiparate a giorni lavorativi ai fini del calcolo. Il momento in cui si possono godere le ferie è stabilito d’accordo tra datore di lavoro e dipendente. Devono però essere garantite almeno due settimane nell’anno di maturazione, mentre le restanti vanno utilizzate entro i 18 mesi successivi. Il datore può posticiparle solo per esigenze aziendali documentate, ma è obbligato a rispettare il diritto al riposo del lavoratore. Il datore ha, inoltre, discrezione anche su un altro punto in particolare.

Lavoro: è possibile andare in negativo con le ferie? Ecco la risposta dell’esperta

A parlarne, è stata anche una nota esperta e consulente del lavoro, la dottoressa Sabrina Grazini. In particolare, l’esperta ha spiegato che il datore di lavoro ha discrezione sulla decisione di accettare, o meno, la richiesta del dipendente di ottenere giorni di ferie in negativo. È dalla volontà del datore di lavoro, che dipende la possibilità di andare in negativo con le ferie, ma, in generale, la legge lo consente. L’esperta ha, cioè, spiegato che può capitare che un dipendente sia stato appena assunto, o che ci sia stata chiusura aziendale, o che il datore di lavoro abbia concesso un periodo di ferie più lungo rispetto a quello maturato. In tutti i casi, è possibile ottenere giorni di ferie in negativo.

Ferie in negativo
La decisione sulla concessione delle ferie in negativo è a discrezione del datore. Inoltre, chi viene licenziato con le ferie in negativo, avrà una trattenuta sull’ultima busta paga. (Fonte: Instagram – @sabrine_graz).

I giorni di ferie in negativo si possono recuperare in maniera semplice: nei mesi successivi, infatti, i nuovi giorni di ferie accumulati vanno, via via, a colmare il debito, fino a estinguerlo. Attenzione, però: la consulente ha sottolineato che può capitare il caso in cui si sia ancora in negativo, con le ferie, quando si viene licenziati. In questo caso, per recuperare il debito, nell’ultima busta paga si avrà una trattenuta pari al valore economico delle ferie godute in eccesso.

 

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