Gatti, tagliategli le unghie solo in questi 4 casi: “Così evitate infezioni”

Solitamente, non è necessario tagliare le unghie ai gatti, ma ci sono dei casi in cui potrebbe essere importante: una nota esperta di animali spiega quando dovreste farlo.

Le unghie del gatto, o artigli, rappresentano strutture dalla funzione complessa e specializzata. Sono retrattili, il che consente al felino di estrarle solo quando necessario, preservandone l’integrità e l’efficacia. Attraverso queste estensioni affilate, il gatto si arrampica, caccia, gioca, si difende e si muove con sorprendente agilità. Inoltre, gli artigli sono collegati a un sofisticato sistema sensoriale, tanto che molti esemplari si mostrano infastiditi se le zampe vengono toccate. Il comportamento istintivo del “farsi le unghie” risponde a esigenze precise. Innanzitutto, consente di rimuovere lo strato più esterno, ormai consumato, dell’unghia, rivelando quello sottostante, affilato e pronto all’uso. Questo gesto quotidiano è anche una forma di esercizio fisico, poiché attiva i muscoli della schiena e delle zampe e mantiene efficiente il meccanismo della retrazione.

Allo stesso tempo, il graffio serve come mezzo di marcatura del territorio: nei cuscinetti plantari si trovano ghiandole che rilasciano feromoni, segnando il passaggio del gatto sia visivamente che olfattivamente. Infine, graffiare è anche una valvola di sfogo: riduce lo stress e procura un senso di appagamento. Imporre il taglio delle unghie a un gatto sano può, quindi, risultare controproducente e alterare il suo equilibrio psicofisico. Rispettare i suoi comportamenti naturali, invece, significa anche fornire un ambiente che favorisca l’uso autonomo degli artigli. Offrire alternative efficaci per graffiare non è soltanto un gesto di cura: è parte integrante del benessere felino e della convivenza domestica.

Gatti: ecco i quattro casi in cui è necessario tagliargli le unghie

Nella maggior parte dei casi, il taglio delle unghie non è, dunque, necessario. I gatti gestiscono autonomamente la loro manutenzione, sfruttando superfici ruvide come tiragraffi o altri supporti. Il taglio diventa importante, però, in alcune condizioni specifiche. Una nota esperta ha spiegato che i casi in cui è necessario tagliare le unghie ai propri felini sono, fondamentalmente, quattro. Prima di tutto, può essere necessario per i gatti anziani o sedentari, che, spesso, non usano il tiragraffi in maniera adeguata, e tendono ad avere unghie che crescono e che si incurvano verso i polpastrelli, con il rischio di incarnimento o infezioni. Tagliare loro le unghie, dunque, eviterà le infezioni di quel tipo. Il secondo caso riguarda i gatti indoor, e cioè quelli che vivono solo in casa. Essi non hanno superfici sufficienti da graffiare e, dunque, non consumano le unghie.


E ancora: è necessario tagliare le unghie ai gatti con problemi comportamentali o neurologici, che non riescono a farsi le unghie. Infine, l’esperta spiega che è necessario tagliare le unghie ai gatti che sono molto aggressivi o graffiano molto durante il gioco: in questo caso, si tagliano le unghie per motivi di sicurezza. L’esperta suggerisce, in ogni caso, di prestare grande attenzione al taglio delle unghie e, se non ci si dovesse sentire sicuri, consiglia di rivolgersi a un esperto, per evitare problemi.

Gatti unghie
Alcuni casi in cui bisogna tagliare le unghie ai gatti. (Fonte: Instagram – @gatto_con_personalità).

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