Dichiarazione dei redditi, entro quando conviene davvero inviarla? Commercialista fa chiarezza

L’Agenzia delle Entrate ha fissato delle scadenze precise per l’invio della dichiarazione dei redditi, ma quando conviene effettivamente inviarla? Ecco cosa dice un noto esperto.

La dichiarazione dei redditi rappresenta lo strumento attraverso cui il contribuente comunica all’Amministrazione finanziaria i redditi percepiti nell’anno precedente. Serve per determinare le imposte dovute e per accedere a rimborsi fiscali o agevolazioni derivanti da spese deducibili o detraibili, come quelle sanitarie, scolastiche o gli interessi sul mutuo. È un obbligo per la maggior parte dei cittadini che hanno prodotto reddito, salvo eccezioni definite dalla normativa. La compilazione della dichiarazione ha anche una funzione di controllo: consente allo Stato di verificare i redditi dichiarati, contrastando l’evasione fiscale. Inoltre, permette di ottenere rimborsi in caso di versamenti eccedenti o di compensare debiti tributari attraverso eventuali crediti maturati, utilizzando il modello F24.

Esistono due principali modalità di presentazione: il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche (PF). Il primo è destinato a lavoratori dipendenti e pensionati, e si distingue per la sua semplicità. Non richiede calcoli da parte del contribuente, che riceve l’eventuale rimborso o addebito direttamente in busta paga o nella pensione. È disponibile anche in versione precompilata. Il secondo modello, invece, è obbligatorio per chi ha una partita IVA, redditi da lavoro autonomo, impresa, partecipazioni o esteri. Offre maggiore flessibilità, ma richiede il pagamento diretto delle imposte. Consente una gestione più complessa dei crediti e delle compensazioni fiscali. La scelta tra i due dipende dalla tipologia e dalla complessità della situazione reddituale del contribuente.

Dichiarazione dei redditi: ecco la scadenza e i consigli su quando inviare il modello 730 e il modello Redditi PF

Ma entro quando bisogna inviare la dichiarazione dei redditi? Come spiegato da un noto commercialista ed esperto, il dottor Massimiliano Allievi, la data di scadenza prevista dall’Agenzia delle Entrate, per quest’anno, è il 30 settembre 2025, per il modello 730, e il 31 ottobre 2025, per il modello Redditi PF. L’esperto ha, però, dato due consigli importanti sull’invio di questi documenti. In particolare, il dottor Allievi ha consigliato di non inviare i modelli in concomitanza con la scadenza, ma prima: soprattutto per chi non li compila in autonomia, ma si rivolge a un CAF o a un commercialista, conviene anticipare, perché si potrebbe far fatica a trovare ulteriore disponibilità nel caso in cui si debbano modificare dei dati.


Quindi, la risposta alla domanda posta sul titolo è semplice: conviene inviarla il prima possibile, per evitare sorprese o problemi. Questo, in particolare, se si prevede di ricevere dei crediti: il secondo consiglio degli esperti è, infatti, proprio per chi deve ricevere dei rimborsi. Allievi spiega, in effetti, che il rimborso viene erogato in tranche diverse. Tra gli scaglioni, ce n’è uno a fine maggio e un altro il 20 giugno. A seconda di quando viene inviata la dichiarazione dei redditi, poi, sarà inviata l’erogazione del rimborso in busta paga: si parte da luglio, per i dipendenti, e agosto, per i pensionati.

Dichiarazione dei redditi
La compilazione della dichiarazione dei redditi.

Lascia un commento