Se hai paura di volare, potresti provare a guardare dei film per stigmatizzarla: eccone uno davvero delizioso con Meg Ryan.
Nel panorama delle fobie moderne, l’aviofobia occupa un posto rilevante. In un contesto dove la mobilità è spesso imprescindibile, la paura di volare può diventare un ostacolo concreto alla libertà personale e lavorativa. Tuttavia, esistono strumenti inaspettati per affrontare questa ansia: il cinema, ad esempio, si è dimostrato capace di offrire sollievo emotivo e stimoli psicologici positivi. Uno dei film che meglio incarna questo potenziale è French Kiss, diretto da Lawrence Kasdan e interpretato da Meg Ryan.
La pellicola racconta la storia di Kate, una donna americana che vive in Canada. La sua tranquilla vita viene sconvolta dalla decisione del fidanzato Charlie di lasciarla per un’altra donna incontrata a Parigi. Determinata a riconquistarlo, Kate si trova costretta a salire su un aereo per raggiungerlo in Francia, affrontando così la sua più profonda angoscia: il volo. È proprio durante questo viaggio che incontra Luc, un imprevedibile francese interpretato da Kevin Kline, che la trascina in un’avventura imprevista tra le strade parigine e la campagna francese. Quella che inizialmente si presenta come una fuga romantica si trasforma in un percorso di crescita personale. Kate impara a fronteggiare le proprie fragilità, scoprendo che la paura, anche quando appare insormontabile, può essere superata.
French Kiss è il film per chi ha paura di volare: i dettagli
Il contributo di Meg Ryan, in questo film del 1995, è essenziale nella riuscita emotiva del film. La sua interpretazione restituisce con precisione la complessità delle emozioni legate alla paura di volare, senza mai scadere nella caricatura. Tra momenti di comicità leggera e sequenze di maggiore introspezione, la sua Kate riesce a rappresentare l’evoluzione di chi, pur impaurito, sceglie di affrontare il proprio timore. Il risultato è una figura autentica e riconoscibile, capace di innescare un processo di immedesimazione nello spettatore che soffre di una simile fobia.
Guardare French Kiss in un momento di ansia legata al volo può avere, in particolare, un effetto sorprendente. Il film adotta un tono brillante, ironico e rassicurante, che consente di osservare la paura da una nuova prospettiva. Inoltre, offre un esempio implicito ma potente del principio psicologico dell’esposizione graduale: attraverso la narrazione leggera delle disavventure di Kate, lo spettatore è esposto simbolicamente alla situazione temuta, ma in un contesto emotivamente sicuro. L’effetto può essere quello di una desensibilizzazione iniziale, in grado di ridurre l’intensità dell’ansia e di normalizzare l’esperienza del volo.
Come il film può aiutare gli aviofobici
La letteratura scientifica conferma l’efficacia di questo approccio. In particolare, uno studio (Automated mobile virtual reality cognitive behavior therapy for aviophobia in a natural setting: a randomized controlled trial) condotto dalla dottoressa Tara Donker presso la Vrije Universiteit di Amsterdam, pubblicato su Psychological Medicine, ha dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale basata sull’esposizione – anche attraverso l’uso della realtà virtuale – può ridurre significativamente l’ansia associata all’aviotrasporto. Lo studio ha coinvolto 153 soggetti affetti da aviofobia e ha mostrato che la ripetuta simulazione sicura della situazione ansiogena consente al cervello di apprendere nuove risposte emotive e comportamentali. Il cinema, pur non sostituendo una terapia clinica, può inserirsi in questa logica, offrendo un’esperienza immersiva che favorisce un primo contatto simbolico con l’oggetto della paura.
Infine, nel corso del film, il viaggio si configura non solo come spostamento fisico, ma come trasformazione psicologica. La paura del volo diventa il punto di partenza per una revisione più ampia della propria identità e dei propri desideri. In questo senso, French Kiss si propone come molto più di una semplice commedia romantica: è una metafora leggera ma efficace del superamento dei limiti autoimposti, e al tempo stesso un piccolo strumento terapeutico. Vi consigliamo, dunque, di guardarlo in generale, e in particolare se avete paura di volare. Il film può essere visto anche in streaming, ad esempio attraverso MGM+, disponibile su Prime Video.