Se il miagolio dei gatti vi sembra, in alcuni casi, il pianto di un bambino, non è un caso: i mici, infatti, lo fanno con cognizione di causa. Un noto veterinario spiega il motivo.
Gli animali comunicano attraverso vocalizzazioni che assumono significati diversi in base al contesto e alla specie. Questi versi non sono semplici suoni, ma strumenti funzionali: possono attirare l’attenzione, segnalare un pericolo, richiedere cure o manifestare emozioni. Alcuni servono a rafforzare i legami sociali all’interno di un gruppo, come accade nei branchi di lupi o tra elefanti. Ogni specie dispone di un proprio repertorio, e le variazioni di tono, volume e intensità arricchiscono ulteriormente il messaggio trasmesso. Tra tutte le vocalizzazioni animali, il miagolio del gatto domestico si distingue per complessità e adattamento all’uomo. Questo suono, quasi assente nei rapporti tra gatti adulti, è stato modellato durante la convivenza con le persone.
Il gatto impara a usare diversi tipi di miagolio per ottenere attenzione, cibo o compagnia. Talvolta il miagolio segnala malessere o curiosità, altre volte è un saluto o un’espressione di noia. Il miagolio varia notevolmente tra un gatto e l’altro, influenzato da razza, età e personalità. Alcuni felini risultano molto loquaci, altri più silenziosi. Col tempo, il gatto costruisce un proprio “vocabolario” sonoro, rispondendo alle reazioni umane e modulando la voce in base all’effetto ottenuto. Si tratta di una vocalizzazione appresa, capace di esprimere con precisione bisogni ed emozioni, rendendo il miagolio una delle forme più affascinanti di comunicazione tra specie diverse.
Gatti: ecco cosa significa quando il miagolio sembra il pianto di un bambino
A proposito di vocalizzazione appresa e di vocabolario dei miagolii, un noto veterinario, il dottor Mirko Ivaldi, ha fatto notare come, in alcuni casi, il miagolio dei gatti sia molto simile al pianto di un bambino. Ma è veramente simile al pianto di un bambino, e qual è il suo significato? Ebbene: l’esperto ha spiegato che il gatto prova mille volte diversi miagolii e, quando trova quello che attira di più l’attenzione, inizia a utilizzarlo sempre. E, spesso, la frequenza sonora di questo miagolio è proprio, esattamente, quella del pianto di un bambino. Pertanto, la risposta è affermativa: è proprio vero che assomiglia al pianto di un bambino.
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In aggiunta, non è per nulla un verso casuale: proprio per la somiglianza al pianto di un bambino, questo verso attira maggiormente l’attenzione degli esseri umani. Quindi, il significato ‘psicologico/comportamentale‘ dietro al miagolio simile al pianto di un bambino è molto semplice: il gatto vuole semplicemente attirare l’attenzione. Non c’è, dunque, da preoccuparsi, ma conviene, per l’appunto, dare al gatto l’attenzione che ha richiesto!