Chi soffre di carenza di vitamina D deve comunque indossare la protezione solare, dato che per attivare questa sostanza è necessario esporsi al sole? Ecco la risposta di un noto esperto.
La vitamina D riveste un ruolo fondamentale per la salute di ossa, muscoli e del sistema immunitario. Una sua carenza è particolarmente frequente tra gli anziani, chi vive in zone poco soleggiate o trascorre la maggior parte del tempo in ambienti chiusi. La principale fonte di questa vitamina è la sintesi cutanea favorita dai raggi UVB: un’esposizione solare insufficiente rappresenta quindi la causa più comune di deficit. Altri fattori che contribuiscono includono una dieta povera di alimenti specifici, disturbi dell’assorbimento intestinale e l’avanzare dell’età, che riduce la capacità della pelle di sintetizzarla. Anche la pigmentazione scura della pelle richiede una maggiore esposizione al sole per produrre adeguati livelli di vitamina D.
I sintomi possono essere lievi o assenti nelle fasi iniziali. Tuttavia, con il progredire del deficit, si osservano spesso dolori ossei e muscolari, stanchezza persistente, fragilità scheletrica e problemi del tono dell’umore. Nei casi gravi, il rischio di fratture aumenta, soprattutto negli anziani, mentre nei bambini può manifestarsi il rachitismo. Inoltre, un livello insufficiente di vitamina D può compromettere la risposta immunitaria, favorendo infezioni ricorrenti. Per prevenire o trattare la carenza, è utile esporsi regolarmente al sole nelle ore sicure della giornata, idealmente tra i 10 e i 30 minuti al giorno. L’alimentazione può contribuire, ma raramente è sufficiente da sola: pesci grassi, tuorlo d’uovo, funghi e latte arricchito sono, comunque, tra le fonti migliori. In caso di carenza accertata, l’uso di integratori sotto supervisione medica rappresenta una soluzione efficace e sicura.
Protezione solare: chi soffre di carenza di vitamina D deve metterla?
Il metodo migliore per acquisire la vitamina D è, quindi, quella di esporsi al sole nelle ore di luce della giornata. Ma, come sappiamo, soprattutto in estate, è particolarmente necessario proteggere la pelle dai raggi ultravioletti del sole, con la protezione solare. Ma per chi deve assorbire la vitamina D, è comunque conveniente mettere la protezione solare, soprattutto se ad ampio spettro? A questa domanda ha risposto un noto esperto e chimico italiano, il dottor Matteo Alviani. Il content creator, noto come Il Dexter, ha spiegato che, anche se si applicasse la crema solare perfettamente, non si è protetti al 100% dai raggi ultravioletti.
Ad esempio, la protezione solare 50 protegge, al massimo della protezione, il 98% dei raggi ultravioletti. Una parte dei raggi ultravioletti, quindi, viene filtrato comunque dalla pelle, e, per questo, si sintetizza comunque la vitamina D. Allo stesso modo, si riduce nettamente il rischio di bruciature o, addirittura, di melanomi. Per questo motivo, è assolutamente consigliabile mettere la protezione solare, anche se si soffre di carenza di vitamina D. Questa sarà sintetizzata comunque, e si sarà più protetti: non dimenticatelo!
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