Questo frutto non deve mai mancare nei pranzi di giugno: il parere degli esperti

C’è un frutto che non può mai mancare nei pranzi di giugno: buono, goloso e nutriente. Cosa dicono gli esperti e perché dovete mangiarlo!

Nel cuore dell’estate incombente, un frutto si distingue per freschezza, valore nutrizionale e versatilità: l’albicocca. La sua presenza sulle tavole di giugno non è solo una consuetudine dettata dal gusto, ma una scelta consapevole che trova solide basi nella ricerca scientifica e nella stagionalità naturale del prodotto. Raccogliere e consumare albicocche in questo periodo dell’anno significa, infatti, approfittare del momento in cui il frutto esprime al meglio le proprie qualità organolettiche e nutrizionali. La maturazione dell’albicocca si concentra nei mesi di giugno e luglio. Il clima e i ritmi naturali di questi mesi permettono, infatti, al frutto di svilupparsi in piena dolcezza, succosità e consistenza. In questo arco temporale, le albicocche vengono generalmente raccolte senza la necessità di lunghi trasporti o conservazioni prolungate. Questo garantisce una maggiore freschezza e un più alto contenuto di micronutrienti.

Evitare frutti fuori stagione significa anche ridurre l’assunzione di residui di conservanti o trattamenti artificiali, favorendo un’alimentazione più genuina. Dal punto di vista nutrizionale, l’albicocca si presenta come un alimento leggero, con un apporto calorico che si aggira intorno alle 30-50 kcal per 100 grammi, ma denso di sostanze funzionali. Tra le più rilevanti si contano la vitamina A, sotto forma di beta-carotene, essenziale per il benessere della pelle e della vista, e la vitamina C, implicata nella produzione di collagene e nella risposta immunitaria. Insieme a queste, le albicocche apportano fibre che favoriscono il transito intestinale, e potassio, utile a regolare la pressione arteriosa e l’equilibrio elettrolitico. Importante è anche la presenza di polifenoli e flavonoidi, tra cui quercetina e catechine, noti per la loro azione antiossidante e antinfiammatoria.

L’albicocca è il frutto che non deve mancare nei pranzi di giugno: ecco perché

Sul piano scientifico, numerosi studi confermano questi benefici. La revisione sistematica pubblicata su Molecules nel 2022, intitolata “A Review with Updated Perspectives on Nutritional and Therapeutic Benefits of Apricot and the Industrial Application of Its Underutilized Parts”, ha evidenziato che l’albicocca contiene fibre sia solubili che insolubili, capaci di stimolare la motilità intestinale e prevenire la stitichezza. Inoltre, i polifenoli in essa contenuti hanno dimostrato di contrastare l’ossidazione delle lipoproteine LDL, contribuendo alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Il beta-carotene e la vitamina C rafforzano il sistema antiossidante dell’organismo. E contribuiscono a ridurre l’infiammazione cronica, spesso alla base di patologie degenerative come il cancro e le malattie cardiache.

Frutto giugno
È l’albicocca il frutto di giugno.

Un’ulteriore conferma proviene dalla revisione pubblicata nel 2024 sull’International Journal of Pharmaceutical and Phytopharmacological Research, dal titolo “A Review on the Antioxidant Function of Apricot” (Hitakshi Rohitkumar Purve, Dr. Priyanka D). Lo studio ha posto l’attenzione sull’azione combinata di carotenoidi, flavonoidi e vitamine C ed E nella protezione cellulare dai radicali liberi. Inoltre, è stata osservata una correlazione positiva tra il consumo regolare di albicocche e un miglioramento del profilo lipidico, oltre a una riduzione della pressione arteriosa. Tali risultati rafforzano l’idea che il potassio contenuto nel frutto svolga un ruolo importante nel mantenimento della funzionalità muscolare e dell’omeostasi idrica. Inoltre, la versatilità dell’albicocca ne favorisce il consumo in numerose forme, non solo come frutto fresco ma anche all’interno di preparazioni dolci e salate.

Un frutto golosissimo e sano

La sua dolcezza naturale la rende un complemento ideale per macedonie, dessert, confetture e insalate, ma trova spazio anche in piatti più elaborati dove il contrasto tra dolce e salato viene valorizzato. Infine, scegliere di consumare albicocche a giugno significa allinearsi con i cicli naturali e fare una scelta consapevole, sostenuta dalla scienza e dal buon senso alimentare. Le evidenze raccolte dimostrano che questo piccolo frutto estivo contribuisce alla salute dell’organismo attraverso meccanismi articolati che coinvolgono la funzione digestiva, la protezione cardiovascolare e il contrasto allo stress ossidativo. In un panorama alimentare spesso dominato da prodotti processati e fuori stagione, l’albicocca rappresenta un ritorno alla semplicità e all’efficacia della nutrizione naturale.

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