Qual è il metodo più efficace per rasarsi, nonché più sicuro, tra ceretta, rasoio e laser? Ecco la rivelazione dell’esperto.
Rasarsi i peli è un gesto che accompagna l’essere umano fin dall’antichità, intrecciando igiene, cultura e identità personale. Nell’Antico Egitto, uomini e donne lo praticavano per motivi igienici e religiosi; nella Grecia e Roma classiche, invece, la rasatura assumeva valore sociale e militare. Col passare dei secoli, la diffusione e il significato di questa abitudine hanno seguito l’evoluzione delle mode: dalla valorizzazione della barba nel Medioevo alla ricerca della pelle liscia in epoca contemporanea. Oggi la rasatura risponde a motivazioni molteplici. In ambito sportivo, contribuisce al comfort e all’efficienza del corpo, mentre nella vita quotidiana è spesso legata a canoni estetici in continua trasformazione. La pelle glabra è vista da diverse persone come sinonimo di cura personale, ma anche come espressione di scelte identitarie o di appartenenza a determinati gruppi.
La rasatura, dunque, può non essere atto neutro, ma un gesto carico di significati. Accanto alla diffusione dei prodotti per la rasatura fai-da-te, si è affermata anche una tendenza contraria: quella del body positivity, che invita ad accettare il corpo nella sua forma naturale, peli inclusi. Alcuni scelgono di non depilarsi per ribadire libertà e autenticità, mentre altri sperimentano stili creativi, modellando barba o sopracciglia come forme di espressione personale. Insomma, l’atto di radersi riflette il dialogo tra corpo, società e identità, oscillando tra norme condivise e scelte libere. Ma quali sono i metodi più utilizzati e tipici per rasarsi?
Ceretta, laser o rasoio: ecco il metodo più sicuro per rasarsi
I tre metodi più comuni sono stati elencati proprio nel titolo di questo articolo: la ceretta, il laser e il rasoio. Ma qual è la differenza tra i tre metodi, e ce ne è uno più sicuro ed efficace? A rivelarlo, è stato un noto esperto di fisica, il professor Vincenzo Schettini. Sui suoi canali, noti con il nome ‘La fisica che ci piace‘, l’esperto ha spiegato come funzionano i tre metodi e quale sembra essere più sicuro per la nostra pelle. Prima di tutto, parliamo del rasoio: questo, grazie alla sua lama affilata, riesce a vincere la resistenza elastica del pelo, tagliandolo alla base, ma non estraendolo dalla radice. E la lama, sulla pelle, può portare irritazioni e tagli. Non è, dunque, particolarmente efficace, dato che non estrae il pelo dalla radice, e puo causare irritazioni.
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La ceretta, invece, utilizza una sostanza che, riscaldata, diventa meno viscosa. Durante il processo di strappo, poi, si applica una forza maggiore rispetto a quella presente tra pelo e pelle, consentendo di strappare i peli dalla radice. Per questo, tale metodo è sicuramente più efficace del rasoio, ma può danneggiare di più la pelle, sottoponendola a uno stress davvero eccessivo. Invece, il laser sfrutta la trasformazione che avviene quando l’energia luminosa viene assorbita dalla melanina, la quale è presente in grande quantità nei peli.
Questa energia luminosa diventa energia termica, la quale distrugge il follicolo pilifero, e riduce la crescita dei peli. Questo metodo è, dunque, indubbiamente il più efficace, ma potrebbe essere anche il più sicuro: secondo quanto spiegato dall’esperto, il laser sembra essere il metodo meno invasivo per la pelle. La scelta migliore, però, resta sempre quella di rivolgersi ad esperti del settore, come i medici dermatologi: loro sapranno cosa consigliare per la nostra pelle.