Su RaiPlay il film per chi deve prendere una decisione importante, ma ha paura delle conseguenze

Ilenia Pastorelli e Gianmarco Tognazzi sono i protagonisti di un film, disponibile su RaiPlay, che è perfetto per chi deve prendere una decisione fondamentale, ma ha paura di farlo, perché questa potrebbe avere delle conseguenze che potrebbero cambiare completamente la vita della persona in questione.

Su RaiPlay è disponibile Lo sposo indeciso (2023), commedia surreale diretta da Giorgio Amato. Il film racconta la vicenda di Gianni Buridano, interpretato da Gianmarco Tognazzi, filosofo di fama internazionale, noto per la sua critica radicale alla morale cattolica occidentale. La sua vita ordinata e coerente subisce uno scossone quando si innamora di Samanta, una donna delle pulizie dell’università, impersonata da Ilenia Pastorelli. Le differenze sociali, culturali e generazionali tra i due sono evidenti, ma questo non impedisce alla coppia di decidere di sposarsi in chiesa, gesto che contraddice apertamente il passato e i principi di Gianni. Il giorno delle nozze diventa teatro di una sequenza di eventi grotteschi. Tra questi spicca la maledizione lanciata dalla maga Cecilia (Claudia Gerini), convocata dalla ex moglie di Gianni. L’intreccio di elementi paradossali e surreali contribuisce a rendere il film una metafora delle forze — interiori ed esterne — che spesso si oppongono al cambiamento.

Attraverso un tono a tratti caustico, la narrazione esplora il conflitto tra desiderio e identità, tra ciò che si è stati e ciò che si vuole diventare. La scelta di sposarsi in chiesa è centrale nella trama, poiché simboleggia una rottura con le convinzioni pregresse del protagonista. Per Gianni, l’impegno matrimoniale rappresenta un’azione che va contro il proprio sistema valoriale. È un gesto radicale che mette a rischio non solo la coerenza del suo pensiero, ma anche la sua posizione pubblica. Inoltre, espone il personaggio alla paura delle conseguenze e al timore del giudizio sociale. Questo nodo drammatico rappresenta il cuore del film, offrendo allo spettatore un’immagine nitida delle difficoltà psicologiche associate a scelte che contraddicono il proprio passato.

Perché guardare il film ‘Lo sposo indeciso‘ su RaiPlay e gli studi sulla potenza delle decisioni

Sul piano psicologico, Lo sposo indeciso si inserisce in un discorso più ampio legato alla teoria delle decisioni e alla capacità dell’individuo di affrontare l’incertezza. Il film risulta, quindi, particolarmente rilevante per chi si trova, nella vita reale, a dover prendere una decisione che rompe gli schemi interiorizzati. Gli studi di Carol S. Dweck, di psicologia all’Università di Stanford, risultano molto interessanti. La sua ricerca sul concetto di growth mindset e sulla teoria del mindset, esposta in Mindset: The New Psychology of Success (2006), dimostra che affrontare scelte che mettono in discussione la propria identità può generare crescita personale e benessere duraturo. Chi abbraccia l’idea di poter cambiare, anche a costo di smentire sé stesso, sviluppa una maggiore resilienza. Questo processo non è privo di difficoltà, ma offre una possibilità concreta di costruire un’esistenza più autentica.

RaiPlay film
Gianmarco Tognazzi nel film.

Jonathan Haidt, professore alla Leonard N. Stern School of Business della New York University, in The Righteous Mind: Why Good People Are Divided by Politics and Religion (2012), ha, invece, evidenziato come le decisioni che mettono in discussione le nostre convinzioni profonde abbiano la capacità di aumentare la consapevolezza morale e favorire il cambiamento. Le scelte che sfidano il nostro equilibrio cognitivo non solo destabilizzano, quindi, ma spesso generano nuove comprensioni del sé.

Un altro contributo cruciale proviene da Timothy D. Wilson e Daniel T. Gilbert, dell’Università di Harvard. Nel testo del 2005 ‘Affective Forecasting: Knowing What to Want. Current Directions in Psychological Science‘, i due studiosi hanno, infatti, evidenziato come l’essere umano tenda a sovrastimare le conseguenze negative delle scelte importanti e a sottovalutare la propria capacità di adattamento. Il fenomeno, noto come affective forecasting, suggerisce che l’ansia anticipatoria spesso non riflette la realtà dei fatti. In altre parole, il cambiamento temuto può trasformarsi in un’occasione di arricchimento, persino in uno sviluppo inatteso ma positivo.

Le prospettive scientifiche e il collegamento con il film

Lo sposo indeciso traduce queste dinamiche psicologiche in un linguaggio cinematografico accessibile. Attraverso la lente dell’umorismo nero e dell’assurdo, il film normalizza le paure legate alle scelte trasformative. Invece di proporre soluzioni facili, mette in scena un protagonista che, pur nella sua esitazione, compie un passo verso l’ignoto. Questo processo consente allo spettatore di identificarsi con le sue incertezze e di osservarle con maggiore distacco.

Infine, la distanza emotiva offerta dalla narrazione permette di riflettere senza sentirsi esposti. Il film non giudica né idealizza, ma suggerisce che anche decisioni che sembrano contraddire tutto ciò che si è stati possano rivelarsi fondamentali per diventare chi si vuole essere. Lo sposo indeciso, nel suo equilibrio tra commedia e introspezione, diventa così uno strumento per esplorare la possibilità del cambiamento come percorso inevitabile, e talvolta necessario, verso una forma più completa di sé. Per chi volesse vederlo, Lo sposo indeciso è disponibile su RaiPlay, ma anche su Prime Video e piattaforme su cui è possibile acquistare o noleggiare dei film, come YouTube.

Lascia un commento