Quando il palinsesto estivo si svuota e la novità lascia spazio alla quiete, molti di noi si rifugiano in un rituale tanto semplice quanto potente: rivedere le stesse serie TV. Per quale motivo?
Con l’arrivo dell’estate, la programmazione televisiva rallenta: i talk show vanno in pausa, i reality chiudono i battenti e le nuove uscite delle serie più seguite sono rimandate a settembre. È proprio in questo momento che molti spettatori si rifugiano nelle vecchie certezze: Friends torna a popolare i salotti, le avventure di Breaking Bad riprendono dalla prima puntata, e Una mamma per amica diventa la colonna sonora dei pomeriggi afosi. Ma perché, quando abbiamo finalmente un po’ di tempo libero, scegliamo di rivedere qualcosa che conosciamo già a memoria?
Il fenomeno è tutt’altro che banale. Non si tratta solo di noia o mancanza di alternative, ma di una scelta emotiva e psicologica ben precisa. In un’epoca dominata da un’offerta sconfinata di contenuti, decidere di tornare a qualcosa di noto è un gesto che parla di comfort, di bisogno di sicurezza, e di un desiderio profondo di ritrovare un senso di stabilità. Quante volte, scrollando tra centinaia di titoli sulle piattaforme di streaming, ci sentiamo sopraffatti? Sappiamo che c’è una marea di contenuti “da vedere”, ma spesso finiamo per premere play su quella serie che conosciamo a memoria.
Il fascino rassicurante delle storie già viste
Dietro questa abitudine estiva, si nasconde un vero e proprio meccanismo di autoregolazione emotiva. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Chicago, le persone tendono a riguardare serie e film già noti soprattutto nei momenti in cui si sentono più vulnerabili o alla ricerca di equilibrio emotivo. In questi casi, la familiarità con la trama e i personaggi ha un effetto calmante. Sapere come andrà a finire riduce l’ansia, mentre la coerenza del mondo narrativo offre un appiglio rassicurante rispetto al caos del mondo reale. Rivedere una serie TV amata, un comportamento noto come rewatching, diventa dunque un vero e proprio “abbraccio narrativo”. Ci aiuta a ritrovare un centro, a ricaricare le energie mentali e a vivere un’esperienza piacevole senza lo stress di affrontare qualcosa di nuovo.
C’è anche un altro fattore da considerare: la “paralisi da troppa scelta”. Secondo uno studio della Columbia University, quando ci troviamo davanti a un’enorme quantità di opzioni, come accade sulle piattaforme di streaming, possiamo bloccarci, incapaci di decidere. In questo contesto, scegliere una serie già vista diventa una via d’uscita semplice e gratificante. Tutto questo spiega perché proprio d’estate, aumentano i rewatch. Le temperature invitano alla lentezza, e il tempo libero spinge a cercare qualcosa che ci faccia sentire bene, senza troppi sforzi.
Non è un caso, poi, che molte delle serie più “riguardate” siano quelle corali, con personaggi fortemente caratterizzati e relazioni umane intense: pensiamo a Grey’s Anatomy, The Office, Downton Abbey o Sex and the City. Sono mondi in cui entriamo e ci muoviamo con naturalezza, come se facessimo parte del cast. In un mondo in cui tutto ci spinge verso la novità, la velocità e il consumo frenetico, tornare alle vecchie serie è un piccolo atto di resistenza. Per tutto questo, non togliere a te stesso questa sensazione di benessere. Ritornare d’estate ai tuoi personaggi di sempre, è come rivedere gli amici di vecchia data, quelli che ci saranno per sempre.