Altro che gnocchi, nutrizionista prepara i fagioli alla sorrentina: l’alternativa leggera ma golosissima

Non sono gnocchi, ma sono golosissimi allo stesso modo: ecco i fagioli corona alla sorrentina, della dottoressa Rosa Guardascione.

Gli gnocchi alla sorrentina rappresentano uno dei piatti più amati della cucina campana, con radici nella tradizione di Sorrento. Si distinguono per la semplicità degli ingredienti e per il risultato finale, capace di unire gusto, cremosità e profumo. Gli gnocchi di patate, morbidi e delicati, vengono conditi con una salsa al pomodoro profumata, arricchita da fiordilatte o mozzarella, parmigiano e basilico fresco. Il tutto è gratinato in forno fino a ottenere una crosticina dorata, mentre all’interno resta un cuore filante e avvolgente. Questo piatto conquista per la sua anima mediterranea, evocando immediatamente i pranzi domenicali e i momenti conviviali. Non è necessario essere esperti per prepararlo: la ricetta è accessibile e si presta a una presentazione tipica nel “pignatiello”, il coccio rustico che aggiunge un tocco di calore e tradizione.

Le origini si intrecciano con la storia dell’arrivo di patate e pomodori in Europa. Secondo la leggenda, un cuoco sorrentino del Seicento creò questo piatto mescolando i nuovi ingredienti con i prodotti locali, dando vita a una preparazione che avrebbe conquistato le tavole di tutta Italia. Oggi gli gnocchi alla sorrentina sono considerati un vero comfort food, adatto a ogni età e occasione. Questo piatto è, sicuramente, ricco, ma non particolarmente leggero. Per chi vuole preparare una ricetta simile, ma più dietetica, esistono per fortuna delle alternative gustose, come i fagioli alla sorrentina. A preparare questa alternativa sorprendentemente golosa, è la dottoressa Rosa Guardascione, una nota biologa nutrizionista. L’esperta prepara la ricetta con i fagioli corona: si tratta legumi di grandi dimensioni, dalla buccia sottile e dalla consistenza cremosa, perfetti per piatti rustici e saporiti.

Fagioli corona alla sorrentina: ecco come prepararli

Per preparare questa ricetta, avrete bisogno di un barattolo di fagioli corona, e cioè circa 240 grammi di fagioli sgocciolati, 20 grammi di parmigiano grattugiato, della passata di pomodoro, del pepe, del sale, dell’aglio, dell’origano e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva. La preparazione inizia con la cottura della passata di pomodoro, che la dottoressa consiglia di scaldare direttamente in padella. In alternativa, suggerisce di cuocerla in forno, avendo però cura di coprire il tegame con un foglio di alluminio o con un coperchio adatto alla cottura in forno. Questo accorgimento evita che le pareti del forno si trasformino in una scena da film investigativo, col pomodoro schizzato ovunque.

Fagioli alla sorrentina
Le fasi della preparazione della ricetta. (Fonte: Instagram – @nutrizionista.doc).

Dopo circa un quarto d’ora, o poco più, quando la salsa comincia a borbottare dolcemente, la nutrizionista aggiunge i fagioli corona, già lessati. A questo punto mescola bene il tutto e rimette in forno, dove la preparazione continuerà a cuocere a 180 gradi per circa mezz’ora, affinché i sapori si amalgamino e si concentri il gusto. Quando mancano solo pochi minuti, la dottoressa incorpora una manciata di parmigiano grattugiato oppure qualche cubetto di provola, secondo i gusti. Infine, imposta il forno sulla modalità grill per ottenere una superficie gratinata e profumata, pronta da portare in tavola. Il risultato è un piatto caldo, avvolgente e sorprendentemente semplice, in grado di coniugare benessere e tradizione.

Le dosi da usare

L’esperta sottolinea che che nella ricetta dei fagioli alla sorrentina si combinano due fonti proteiche: i legumi e un latticino, come il parmigiano o la provola. Per bilanciare correttamente i nutrienti, l’esperta consiglia di adattare le quantità. Quando si utilizzano entrambe le proteine in uno stesso pasto, è sufficiente dimezzare le dosi abituali: se normalmente la porzione di legumi cotti è di circa 240 grammi, in questo caso ne bastano 120. Lo stesso vale per il parmigiano: da 40 grammi si scende a 20, mantenendo così un apporto equilibrato senza eccessi. La nutrizionista suggerisce anche un’altra alternativa: il latticino può anche essere considerato come fonte di grassi, in alternativa all’olio. In questo caso specifico, spiega che si può applicare una semplice equivalenza: 10 grammi di olio extravergine d’oliva corrispondono a circa 20 grammi di parmigiano. Una soluzione utile per variare la dieta senza rinunciare al gusto e alla completezza nutrizionale.

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