C’è un alimento magico che potete usare per abbassare il colesterolo cattivo in maniera efficace: ecco di cosa si tratta e i pareri di un noto nutrizionista.
Il colesterolo è una sostanza lipidica essenziale per diverse funzioni biologiche, ma i suoi livelli nel sangue devono essere accuratamente regolati. La sua pericolosità o utilità dipende dalla modalità con cui viene trasportato nel circolo sanguigno. Il colesterolo HDL, comunemente definito “buono”, svolge un ruolo protettivo. Legato alle lipoproteine ad alta densità, rimuove il colesterolo in eccesso dai tessuti e dalle arterie, portandolo al fegato per essere eliminato. Questo processo aiuta a prevenire l’accumulo di placche e riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Al contrario, il colesterolo LDL è considerato “cattivo” perché, quando in eccesso, si deposita sulle pareti arteriose, favorendo l’aterosclerosi. Le arterie diventano così più spesse e meno elastiche, ostacolando il normale flusso sanguigno e aumentando il rischio di eventi come infarto e ictus.
Per limitarne gli effetti negativi, è importante mantenere i valori di LDL sotto i livelli raccomandati: inferiori a 130 mg/dL nella popolazione generale, e sotto i 100 mg/dL in presenza di fattori di rischio come il diabete o il fumo. Alcune evidenze suggeriscono che livelli troppo bassi di LDL, soprattutto nelle donne, possano aumentare il rischio di ictus emorragico. È quindi fondamentale trovare un equilibrio. Il monitoraggio regolare dei livelli lipidici e l’adozione di uno stile di vita sano, con un’alimentazione equilibrata e una moderata attività fisica, rappresentano strumenti efficaci per preservare la salute del sistema cardiovascolare.
Colesterolo: ecco l’alimento per abbassare quello cattivo e il motivo
Alimentazione equilibrata e attività fisica restano i principali metodi per abbassare il colesterolo cattivo, ed è necessario mantenere questo preciso equilibrio. Per facilitare la riduzione del colesterolo LDL, poi, si possono introdurre degli alimenti particolari, che hanno un effetto mirato nei confronti di questa sostanza. Uno di questi è l’avena: a rivelarlo, è stato un noto nutrizionista italiano, e cioè il dottor Daniele Basta. In particolare, l’esperto ha spiegato che questo alimento non ha effetti collaterali, e offre un certo beneficio anche per l’intestino e per la sazietà. Per avere un effetto davvero significativo sui valori di colesterolo e sull’APOB (un marcatore per il rischio cardiovascolare), però, è necessario mangiare almeno 40-50 grammi al giorno di fiocchi d’avena, e cioè circa tre cucchiai colmi.
Ma perché l’avena ha questo effetto positivo? Il segreto, spiega l’esperto, sta in una fibra chiamata beta-glucano, la quale forma un gel viscoso nell’intestino. Un gel che impedisce l’assorbimento del colesterolo e degli acidi biliari, i quali vengono, invece, eliminati con le feci. Per questo motivo, il fegato è costretto a usare più colesterolo per produrre nuovi acidi biliari, riducendo i livelli in circolo. Inoltre, aggiunge l’esperto, l’avena ha anche un leggero effetto pre-biotico: nutre, cioè, i batteri buoni dell’intestino, che producono acidi grassi a catena corta, come il butirrato. Questi sono utili anche per il metabolismo lipidico, con conseguente riduzione totale del colesterolo cattivo. Il modo più semplice per introdurre l’avena è a colazione, con lo yogurt o nel porridge, o anche aggiunta a frutta o a frullati. È importante ricordare che è importante introdurla ogni giorno, regolarmente, e all’interno di uno stile di vita sano e di un regime alimentare sano, vario ed equilibrato.
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