L’anguria è davvero così zuccherina come sembra dall’assaggio, oppure non lo è? Dottoressa rivela quanto zucchero contiene, quali sono le sue caratteristiche nutrizionali principali, e se conviene mangiarla a dieta.
Durante l’estate, la frutta rappresenta un vero sostegno per l’organismo, grazie alle sue proprietà idratanti, vitaminiche e antiossidanti. In un periodo in cui il corpo perde molti liquidi a causa del caldo, frutti come anguria, melone, pesche, ciliegie e albicocche offrono un contributo fondamentale per reintegrarli. L’alto contenuto di acqua, che in alcuni casi supera il 90%, aiuta a mantenere l’idratazione naturale senza appesantire. Accanto all’acqua, questi alimenti sono ricchi di vitamine (C, A, E) e sali minerali come potassio e magnesio, preziosi per contrastare la stanchezza estiva e sostenere la funzionalità muscolare.
Non mancano poi antiossidanti come betacarotene, licopene e flavonoidi, presenti in particolare in fragole, albicocche e ciliegie, che proteggono le cellule dallo stress ossidativo e favoriscono la prevenzione di alcune malattie croniche. Un altro effetto importante riguarda la digestione: la buona quantità di fibre migliora il transito intestinale e contribuisce al benessere dell’apparato digerente. Alcuni frutti, come le prugne e le ciliegie, hanno anche un’azione diuretica e depurativa, utile per eliminare tossine e ridurre la ritenzione idrica. La frutta estiva è inoltre ipocalorica e saziante, perfetta come spuntino rinfrescante. Infine, grazie al betacarotene, molti frutti aiutano a proteggere la pelle dal sole e a ottenere un’abbronzatura più uniforme. Un consumo quotidiano e vario contribuisce così a mantenere il corpo leggero, protetto e vitale per tutta la stagione.
Anguria: è meno zuccherina di quanto sembra, ecco la spiegazione dell’esperta
Una credenza molto diffusa, su uno dei frutti principali dell’estate, e cioè l’anguria, è il fatto che sia molto zuccherina: il suo sapore, in effetti, è decisamente dolce. Ma è davvero così zuccherina? Secondo quanto spiegato da una nota esperta di alimentazione e salute, la dottoressa Giulia Ciccarelli, l’anguria non è così zuccherina quanto sembra: essa è, infatti, composta per il 90% dall’acqua, e, per questo motivo, è molto leggera e poco calorica. Grazie alla quantità d’acqua, inoltre, essa idrata il corpo e contrasta la disidratazione, tipica dei mesi più caldi. Ma perché l’anguria ha un sapore così dolce, se non contiene tutto questo zucchero?
Come spiega l’esperta, questo frutto contiene solo 6 grammi di zucchero ogni 100 grammi di prodotto: una quantità più bassa, ad esempio, rispetto ad altri frutti estivi come le albicocche o le pesche, che possono arrivare anche a 10 grammi di zucchero ogni etto. Essa sembra più zuccherina proprio a causa dell’acqua. L’elevato contenuto d’acqua, infatti, diluisce gli zuccheri ma li distribuisce in modo uniforme sulla lingua, esaltando il sapore dolce anche se la concentrazione è bassa. La temperatura fresca dell’anguria ne amplifica ulteriormente la dolcezza percepita. Ma quanto mangiarne ogni giorno?
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Quanta anguria mangiare e come inserirla nella dieta
Come spiega l’esperta, la frutta non va temuta, ma semplicemente conosciuta e integrata con consapevolezza in un’alimentazione equilibrata. L’anguria risulta essere un frutto con un’alta capacità idratante, ideale nelle giornate calde, e rappresenta anche una buona fonte di potassio, che la rende un valido supporto per il drenaggio dei liquidi e la salute renale. Può essere consumata a colazione oppure come spuntino, magari abbinata a frutta secca, yogurt bianco o un po’ di cioccolato fondente. Una porzione corretta equivale a circa 100-150 grammi, ossia una piccola fetta o mezza fetta grande.