Abbonamenti, addio ai rinnovi automatici: avvocato rivela come questa novità salverà milioni di consumatori

Grande novità sui rinnovi automatici degli abbonamenti: da adesso non sono più permessi. Avvocato rivela come questa novità salverà i consumatori italiani.

Gli abbonamenti sono contratti sempre più diffusi che consentono l’accesso continuativo a beni o servizi in cambio di un pagamento periodico. Utilizzati in ambiti diversi come streaming, software, fitness, formazione online o prodotti per la casa, permettono di semplificare la vita quotidiana e ottimizzare la gestione delle spese. Tra le varie formule disponibili, si trovano gli abbonamenti con accesso esclusivo, quelli a contenuti digitali, i servizi SaaS, le box periodiche di prodotti, le formule basate sul consumo, le versioni freemium e le community riservate. In tutti i casi, il valore per l’utente risiede nella comodità, nella flessibilità e nella possibilità di accedere a servizi personalizzati, spesso con costi prevedibili. Per le imprese, invece, si tratta di un modello che assicura entrate ricorrenti e stimola la fidelizzazione.

Un elemento chiave è il rinnovo automatico, che prolunga l’abbonamento senza interruzioni, addebitando in automatico il costo sul metodo di pagamento registrato. Questa funzione consente di evitare dimenticanze e garantisce continuità nell’utilizzo dei servizi, ma richiede attenzione. Ci si può, infatti, dimenticare della data di scadenza del rinnovo. Questo, fino a poco tempo fa, poteva effettivamente presentare il rischio di avere addebiti non desiderati o rinnovi involontari, talvolta anche della durata di un anno. Dimenticarsi della data di rinnovo poteva, dunque, significare essere costretti a pagare cifre anche molto alte, per prodotti di cui poteva interessare poco. Per fortuna, però, questo rischio non esiste più.

Abbonamenti, rinnovi automatici addio: ecco la grande novità per i consumatori

Come spiega un noto esperto di diritto, l’avvocato Angelo Greco, è stato introdotto un nuovo articolo nel Codice del Consumatori, e cioè l’articolo 65 bis: questo articolo ha eliminato completamente il rinnovo tacito, senza avviso. Come spiegato dall’esperto, l’articolo 65 bis precisa che sarà necessario ricevere un preavviso di 30 giorni prima della scadenza del contratto, in cui viene indicata la data di scadenza del contratto e la possibilità di recedere da quest’ultimo. Qualora ciò non accada, la persona potrà recedere dal contratto quando vuole, dopo un giorno, una settimana, e anche dopo mesi dal rinnovo automatico annuale.

 

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Chiaramente, spiega l’esperto, la persona riceverà indietro i soldi del rinnovo, e pagherà soltanto la cifra collegata al periodo nel quale ha usufruito del nuovo abbonamento. Potrà, quindi, dire addio al contratto in qualsiasi momento, anche senza dover pagare penali. L’esperto ha fatto un esempio preciso: qualora un abbonamento scadesse nel mese di dicembre, ma l’azienda non inviasse la notifica trenta giorni prima della scadenza del contratto, l’utente potrà recedere anche nel mese di marzo, e cioè tre mesi dopo, e riceverà i soldi indietro, ovviamente dal mese di marzo a quello di dicembre successivo. Attenzione, però: l’avviso non deve arrivare obbligatoriamente mediante raccomandata A/R, ma è sufficiente un SMS o una mail. Fate, dunque, attenzione a tutti i messaggi che ricevete, per evitare cattive sorprese!

Abbonamenti rinnovi automatici
La spiegazione pratica dell’esperto: se l’abbonamento scade a dicembre, ma non si viene informati, si potrà recedere anche a marzo dell’anno successivo. (Fonte: Instagram – @angelogrecoofficial).

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