La melatonina non è considerata un farmaco in Italia, ma, come i farmaci, può avere degli effetti collaterali anche importanti: ecco quanta prenderne e a cosa dovete fare attenzione.
La melatonina è un ormone naturale prodotto dalla ghiandola pineale, situata nel cervello, la cui secrezione segue l’alternanza tra luce e buio. Durante il giorno la luce inibisce la sua produzione, mentre con l’oscurità essa aumenta, raggiungendo il picco nelle prime ore della notte. Derivata dalla serotonina, la melatonina segue un ritmo circadiano di circa 24 ore, contribuendo in modo essenziale alla regolazione del sonno. Il suo effetto principale è quello di favorire l’addormentamento, riducendo il tempo necessario per prendere sonno e migliorando la qualità complessiva del riposo. Aiuta inoltre a mantenere costante il ritmo sonno-veglia, soprattutto in presenza di disturbi legati a cambiamenti del fuso orario o a turni notturni.
La melatonina non agisce come un sedativo: non induce il sonno direttamente, ma segnala all’organismo che è il momento di rallentare. Possiede anche proprietà antiossidanti e un potenziale effetto benefico sul sistema immunitario. In Italia la melatonina è disponibile in due forme. Come integratore alimentare, può essere acquistata liberamente con un dosaggio fino a 1 mg per compressa, indicata per disturbi lievi o temporanei. In dosi superiori, pari ad almeno 2 mg, è invece classificata come farmaco soggetto a prescrizione medica, utilizzato per il trattamento dell’insonnia primaria in soggetti adulti. Nonostante ciò, la forma più diffusa resta quella da banco, facilmente accessibile e di uso comune per migliorare il riposo in modo naturale.
Melatonina: ecco quanta prenderne e a quali effetti collaterali fare attenzione
Per quanto la melatonina sia disponibile come integratore alimentare, essa non è priva di effetti collaterali. Un noto esperto di farmacologia, e cioè il dottor Vincenzo Spinelli, ha spiegato che la melatonina non è un’erba, o un minerale, ma è un ormone, secreto dal nostro cervello, che ci dà un segnale che è tempo di andare a dormire. Come tutti gli ormoni, però, più se ne prendono e meno il corpo ne produrrà naturalmente. Per questo, bisogna fare attenzione al dosaggio, per evitare rischi anche importanti. La melatonina è, generalmente, sicura per uso occasionale, ma conviene usare un dosaggio base.
L’esperto spiega, in particolare, che è stato dimostrato che dosi più basse possono essere anche più efficaci di quelle più elevate: una dose di 0.5 milligrammi è quella consigliata, ed è una dose molto simile a quella che il nostro cervello produce naturalmente. Prendere troppa melatonina può avere potenziali effetti collaterali, come il mal di testa, la sonnolenza diurna, ma anche gli incubi, i crampi addominali e il mal di stomaco, nonché effetti psicologici come l’ansia e l’irritabilità. Non sottovalutate, dunque, questo prodotto, e utilizzatelo in maniera occasionale e senza superare la dose di 0.5 milligrammi giornalieri: l’esperto sottolinea che è fondamentale non dimenticare mai che la melatonina è un integratore sintetico, e non naturale, e che ci possono essere anche soluzioni più equilibrate. Consultatevi, dunque, sempre con un medico, prima di prendere questi prodotti.
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