Chi non abita in Italia, può presentare la dichiarazione di successione in maniera telematica? L’Agenzia delle Entrate ha risposto a questa domanda, in maniera molto chiara: ecco la guida dell’ente.
La dichiarazione di successione è un obbligo fiscale che consente di trasferire formalmente il patrimonio di una persona deceduta ai suoi eredi o legatari. Tale adempimento, previsto dalla normativa italiana, va presentato all’Agenzia delle Entrate e rappresenta un passaggio essenziale per regolarizzare la situazione patrimoniale del defunto e calcolare le imposte dovute sul patrimonio ereditato. Oltre a permettere il pagamento delle imposte di successione e delle relative tasse ipotecarie e catastali, la dichiarazione aggiorna la titolarità degli immobili mediante la voltura catastale, attribuendo ufficialmente i beni agli eredi. L’obbligo di presentazione grava sugli eredi e legatari, ma anche su curatori, amministratori dell’eredità e altri soggetti previsti dalla legge. I soggetti obbligati devono rispettare il termine di 12 mesi dalla data del decesso, salvo alcune eccezioni.
Una delle eccezioni si presenta quando l’eredità è devoluta esclusivamente al coniuge e ai parenti in linea retta, a condizione che il patrimonio complessivo non superi i 100.000 euro e non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari. In questo caso, non è necessario presentare la dichiarazione di successione. Dopo la trasmissione della dichiarazione, l’amministrazione fiscale rilascia le ricevute e procede all’aggiornamento automatico dei dati catastali. La dichiarazione è anche necessaria per sbloccare conti correnti, titoli e altri beni intestati al defunto, richiesti frequentemente da banche e altri enti per permettere agli eredi di disporne liberamente.
Dichiarazione di successione: l’Agenzia delle Entrate rivela se può essere presentata telematicamente all’estero
A proposito di dichiarazione di successione, in questo articolo parliamo delle modalità di trasmissione del documento: mediante la Posta di FiscoOggi, un contribuente ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se fosse possibile inviare la dichiarazione di successione in maniera telematica, per chi abita all’estero. La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata affermativa, anche perché la modalità telematica è la modalità prescelta per l’invio di questo documento in tutti i casi. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, infatti, che la modalità telematica rappresenta la forma ordinaria di presentazione per chi vive in Italia e anche per chi vive fuori dall’Italia.
Il quadro normativo di riferimento è il Testo unico delle successioni, che all’articolo 28, comma 1 (modificato dal Dlgs n. 139/2024), stabilisce l’obbligo di invio telematico secondo modalità definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. La normativa, tuttavia, contempla una forma alternativa per i soggetti non residenti, i quali possono trasmettere la dichiarazione tramite raccomandata o altro mezzo equivalente che consenta di accertare con sicurezza la data di spedizione. In questi casi, la data da considerare ai fini della presentazione corrisponde a quella in cui la dichiarazione viene effettivamente spedita, come precisato nella circolare n. 3/2025. Anzi, la possibilità di invio cartaceo, tramite raccomandata o mezzi equivalenti, per chi si trova all’estero rappresenta un’eccezione alla regola generale, pensata per agevolare chi potrebbe incontrare difficoltà pratiche nell’accesso ai servizi telematici.