Pranzo, qual è il tempo ideale per finire un pasto? La risposta del dietista vi sorprenderà

Masticare è molto importante, ed è per questo che, a pranzo e cena, non bisognerebbe mangiare troppo in fretta: ma qual è il tempo ideale per finire un pasto, in media? Ecco la risposta dell’esperto.

Mangiare con calma e senza distrazioni rappresenta un gesto quotidiano che può trasformarsi in un alleato prezioso per il benessere generale. In un mondo sempre più frenetico, in cui i pasti vengono spesso consumati davanti a uno schermo, riscoprire il valore di un’alimentazione consapevole aiuta a prendersi cura della salute digestiva e mentale. Quando si mangia lentamente, il corpo ha il tempo necessario per avviare correttamente la digestione. Il cibo raggiunge lo stomaco in modo graduale, facilitando l’azione degli enzimi e prevenendo disturbi comuni come gonfiore e pesantezza. Inoltre, la percezione della sazietà non è immediata: rallentare il ritmo permette, quindi, di ascoltare i segnali del corpo, riducendo il rischio di eccedere nelle quantità.

Mangiare con attenzione favorisce anche una maggiore consapevolezza del cibo che si consuma. Senza distrazioni, diventa più facile apprezzare i sapori e riconoscere quando si è davvero sazi. Al contrario, chi mangia distratto tende a consumare più cibo del necessario, spesso in modo automatico, e a sentirsi meno soddisfatto dal pasto. Fondamentale è anche la masticazione, primo passaggio della digestione. Spezzettare bene il cibo facilita il lavoro dello stomaco e dell’intestino e stimola la produzione di saliva, utile non solo per la digestione ma anche per la salute orale. Una masticazione accurata, infine, favorisce il senso di sazietà e può prevenire disturbi digestivi, rendendo il momento del pasto più sereno e benefico per l’intero organismo.

In quanto tempo bisognerebbe finire un pasto, a pranzo o a cena? Il chiarimento dell’esperto

Mangiare lentamente, con calma e senza distrazioni è, dunque, importante. Ma quanto tempo bisognerebbe impiegare, per terminare un pasto, a pranzo o a cena? A rivelarlo, è stato un noto dietista italiano, il dottor Luca Marconi. In particolare, l’esperto ha spiegato che il tempo medio da impiegare, per terminare un piatto, è di circa venti minuti. L’esperto ha spiegato che, per quanto questa risposta possa sorprendere qualcuno, pensando che un tempo di venti minuti possa sembrare tantissimo, questo non lo è: impiegare questo tempo è fondamentale per non avere problemi dopo aver mangiato. Mangiare lentamente, ad esempio, evita la pesantezza gastrica, perché masticare bene gli alimenti li fa arrivare più spezzettati e li rende più digeribili.

Pranzo tempo
La risposta dell’esperto. (Fonte: Instagram – @dietistalucamarconi).

Soprattutto, aggiunge l’esperto, mangiare lentamente, terminando un pasto in circa venti minuti, ci rende più sazi. Il rilascio ormonale, che serve a gestire la fame e la sazietà, infatti, necessita di qualche minuto, e la conseguenza di mangiare lentamente è un rilascio più qualitativo riguardo l’intero circolo di sazietà. Ci permette, pertanto, di mantenere la sazietà per diverse ore. Infine, un altro grande vantaggio, è che, mangiando piano, si impara a mangiare a sazietà, e non a pienezza. Un trucco che ci aiuterà a mangiare di meno, perché non punteremo a riempirci, ma solo a essere soddisfatti di quanto abbiamo mangiato.

 

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