Uno dei comportamenti tipici del gatto, è che si lecca dopo averlo toccato: esperto spiega il motivo e rivela se è un problema.
I gatti sono tra gli animali più attenti alla propria igiene. Dedicano fino alla metà del tempo in cui sono svegli a pulire il mantello. Questo comportamento non serve solo a mantenere il pelo lucido e ordinato, ma assolve anche a diverse funzioni fisiologiche e comportamentali. La lingua, grazie alla sua struttura unica, rappresenta lo strumento principale di questa attività. Sulla superficie della lingua sono presenti papille filiformi, minuscole sporgenze ricurve all’indietro e composte di cheratina. Queste papille conferiscono alla lingua il caratteristico aspetto ruvido e svolgono un ruolo essenziale nella rimozione di polvere, peli morti e piccoli parassiti. Penetrando in profondità nel mantello, le papille distribuiscono la saliva, che contribuisce sia alla pulizia sia alla termoregolazione, visto che i gatti sudano pochissimo. Evaporando, la saliva aiuta infatti a dissipare il calore corporeo.
Oltre alla funzione igienica, il leccamento rappresenta un comportamento che favorisce il rilassamento emotivo e la riduzione dello stress, specialmente in situazioni di disagio. Nelle interazioni sociali tra gatti, il grooming reciproco ha anche una funzione di rafforzamento dei legami affettivi. La lingua del gatto, però, non serve solo per la pulizia. Durante l’alimentazione, le papille aiutano a strappare la carne e a spostare il cibo verso la gola. La loro sensibilità, grazie alle numerose terminazioni nervose, consente di percepire consistenza e temperatura degli alimenti, anche se i gatti hanno un senso del gusto meno sviluppato rispetto agli umani e non percepiscono il dolce. Insomma, la lingua felina è un esempio di evoluzione perfettamente adattata alle esigenze di sopravvivenza e benessere del gatto.
Hai mai notato che il gatto si lecca dopo averlo toccato? Ecco il motivo
Proprio di lingua si parla in questo articolo e, in particolare, dell’abitudine del gatto di leccarsi dopo che il suo padrone, o altre persone, l’hanno toccato. Perché lo fanno, ed è un problema? Prima di tutto, rassicuriamo tutti: non è un problema e non bisogna preoccuparsi. Il gatto non si lecca perché ha dei problemi con il padrone, ma lo fa per la sua tendenza innata all’igiene. In particolare, secondo quanto spiegato da un noto veterinario italiano, il dottor Mirko Ivaldi, un gatto si lecca subito dopo essere stato toccato, perché toglie l’eccesso di odore altrui dal suo corpo.
Si tratta, dunque, di una sorta di grooming, che serve al gatto per diluire su tutto il corpo una piccola area dove c’è l’odore della persona che l’ha toccato. Allo stesso tempo, il gatto diminuisce l’intensità stessa dell’odore, naturalmente presente sulle mani della persona in questione. È, quindi, una questione di odori, e non è assolutamente un problema, se succede. Ricordiamo, infine, per chi non lo sapesse, che il grooming è un comportamento essenziale nei gatti, che trascorrono gran parte del tempo da svegli a leccarsi e a pulire il mantello. Questa attività non serve solo a rimuovere sporco e parassiti, ma svolge anche un ruolo nella distribuzione del sebo, mantenendo il pelo protetto e lucido. Attraverso l’evaporazione della saliva, i gatti regolano la temperatura corporea, visto che non sudano come gli umani. Il grooming previene inoltre i nodi nel pelo e ha un effetto calmante, riducendo lo stress. La lingua, ancora, grazie alle sue papille di cheratina, funziona come un pettine naturale, efficace e preciso.
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